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Imam Khamenei sulla questione della donna e della famiglia

Quella che segue è la traduzione integrale dal persiano del discorso tenuto il 19 Aprile 2014 dall’Imam Khamenei, la Guida della Rivoluzione Islamica, durante un incontro con un gruppo di donne. L’incontro si è tenuto in occasione dell’anniversario della nascita di Hadrat Fatima Zahra (as), l’amata figlia del Profeta Muhammad (S).

Prima di tutto vorrei darvi il benvenuto e porgervi gli auguri in occasione dell’anniversario della benedetta nascita di Fatima Zahra (as), la Settimana della Donna e il Giorno della Madre. Come è stato già detto durante questo incontro, la coincidenza di questa importante occasione sociale nella nazione con l’anniversario della nascita di Fatima Zahra (as) – in particolar modo quest’anno in cui il nostro popolo ha ricordato questa grande personalità e tenuto due cerimonie per lei, alla fine e all’inizio dell’anno – è un’opportunità per comprendere e trarre lezioni dalla sua vita.

Prima di tutto la stazione spirituale di Fatima Zahra (as) è tra le più alte, raggiunte solo da poche persone nell’umanità. Ella era infallibile. L’infallibilità è una caratteristica riservata a poche persone prescelte, e questa grande Nobile – Fatima Zahra (as) – è una di queste poche persone elette. Dobbiamo riflettere sul fatto che questa donna musulmana e mujahida (combattente) sul Sentiero di Dio abbia vissuto soltanto venti anni; nelle differenti narrazioni è riportato che aveva tra i diciotto e i venticinque anni al momento del suo martirio.

Si è trattato di una giovane donna che ha goduto di simile elevata stazione spirituale pari a quella degli awliya (intimi di Dio) e dei profeti, ed è stata definita la “più nobile delle signore dei mondi”. Oltre a questa stazione spirituale ogni eminente caratteristica e importante ruolo nella vita personale di questa grande donna costituisce una lezione.

Il suo timor di Dio, il suo pudore, la sua purezza, il suo jihad, la sua cura per il marito, il suo modo di educare i figli, la sua comprensione politica e la sua presenza nei campi più importanti della vita di una persona di quell’epoca – sia durante la sua infanzia e gioventù che dopo il suo matrimonio – costituiscono una lezione. Non si tratta di lezioni soltanto per voi donne ma per l’intera umanità.

Questa coincidenza costituisce pertanto una lezione per noi. Dobbiamo prestare grande attenzione alla vita di Fatima Zahra (as), comprenderla con un nuovo sguardo e renderla un nostro modello nel vero senso della parola.

Per quanto attiene la questione della donna nell’ordinamento della Repubblica Islamica e nella nostra nazione e società, prima di tutto voglio dirvi che ogni qualvolta in siffatte occasioni incontro simili donne musulmane, credenti e colte, ringrazio profondamente Dio. La presenza di così tante donne sagge, colte e intelligenti – sia nel campo del pensiero che dell’azione – nella nostra società è davvero un grande orgoglio per la Repubblica Islamica. Si tratta veramente di una grande benedizione e di una fonte di onore.

Oggi abbiamo assistito al discorso di una sola donna, ma abbiamo tenuto numerosi incontri nelle quali molte donne sono intervenute. Quando ognuna di esse ha presentato il suo messaggio, ha aperto la porta della nostra mente a nuovi sguardi e nuovi pensieri. La formazione di un elevato numero di simili eminenti, nobili e colte persone è uno dei vanti maggiori per la Repubblica Islamica.

Oggi, quando diamo uno sguardo, vediamo il nome delle nostre donne riportato in molte opere, inclusi libri scientifici, storici, politici, artistici, letterari e di ricerca. Oggi gli scritti delle nostre donne – sia sottoforma di articoli che di libri – sono tra i migliori scritti nella Repubblica Islamica. Questa è davvero una fonte di onore e non ha precedenti nella nostra storia.

Eravamo presenti nell’epoca precedente, avevamo familiarità con l’ambiente culturale della nazione e non abbiamo mai avuto un simile numero di eminenti personalità in differenti aree, sia nelle Hawzah (seminario tradizionale di studi religiosi) che nelle università. Inoltre, l’emergere della manifestazione e realizzazione completa dell’identità e della personalità della donna iraniana nell’area delle attività jihadi, dall’epoca della Difesa Sacra (nella guerra contro l’Iraq dal 1980 al 1988, n.d.t.) fino ad oggi – le tante mogli dei martiri e degli invalidi di guerra, le tante madri dei martiri e parenti di queste persone che hanno donato la loro vita sulla Via di Dio, la salda volontà, la ferma determinazione e la pazienza di queste donne – rende ogni persona umile al loro cospetto. Io provo realmente un senso di umiltà ogni volta che incontro simili eminenti donne. Ho avuto molti incontri con le madri e le mogli dei martiri e degli invalidi di guerra. Quando una donna trascorre la sua intera vita nel gestire e aiutare un invalido di guerra per amore di Dio, non è una qualcosa da poco. E’ facile da dire, ma molto difficile da fare.

Quando una madre che ha donato due, tre o quattro figli martiri nella Via di Dio e che nonostante ciò rimane salda e ferma e consiglia anche a noi a rimanere saldi, si prova davvero un senso di umiltà di fronte a simile grandezza. Questa è la realtà femminile della nostra società, delle realtà particolarmente gloriose e importanti. Bene, questa è grazie a Dio la parte luminosa e splendente della questione della donna nella nostra nazione.

Rispetto invece alla questione della donna nel mondo attuale e nella nostra nazione, questa è una delle questioni che per differenti ragioni richiede attenzione, risoluzione e profonda riflessione.

Prima di tutto le donne costituiscono metà della popolazione delle nazioni. Le nazioni – inclusa la nostra – come possono beneficiare in maniera sana da questa potenzialità e da questa grande fonte?

Secondo, come può la questione del genere sessuale – che è una delle più sensibili e delicate nella creazione – essere al servizio dell’innalzamento dell’umanità e non della sua decadenza etica?

Terzo, considerando le naturali differenze tra uomini e donne, come possiamo stabilire e istituire un modello di comportamento – sia nell’ambito sociale che familiare – per evitare che le donne siano oppresse?

Queste sono delle questioni molto importanti.

Se poniamo queste due o tre questioni come il perno del pensiero, della discussione, della riflessione e dell’azione, avremo un insieme di sforzi basati sulla studio, la ricerca e la pratica. Nessuno deve ritenere la questione dell’oppressione della donna come legata all’arretratezza o alle società selvagge. Non è così. Se le società cosiddette civilizzate di oggi non opprimono le donne più delle altre società, sicuramente non lo fanno in misura minore. Bene, queste sono questioni importanti rispetto alle quali bisogna lavorare.

Nel discorso tenuto dalla signora vi erano dei punti molto positivi, dove sono state messe in rilievo le principali questioni presenti nelle nostre menti al riguardo. Citando quanto avevamo detto in precedenza, ella ha affermato che la nazione ha bisogno di un Centro supremo super-governativo per discutere e operare su questa importante questione.

La questione della donna e la questione della famiglia costituiscono le nostre questioni principali. Ovviamente la questione della donna non può essere separata da quella della famiglia; aggiungo anzi che se qualcuno volesse discutere la questione della donna separandola da quella della famiglia, affrontererebbe certi problemi nella comprensione e nella ricerca di una soluzione. Le due questioni devono essere studiate congiuntamente sebbene siano differenti.

Bene, simile Centro è necessario, ma finora non è stato creato, anche se ne abbiamo parlato. Non abbiamo un Centro nel quale possiamo studiare, seguire e applicare un programma appropriato e completo riguardo la questione delle donne – aspetti che sono già stati evidenziati in questo incontro. Questo Centro deve essere formato e ovviamente deve avere certi requisiti.

Oggi vorrei discutere con voi di due o tre punti. Uno di questi è che se vogliamo pensare e agire in modo corretto sulla questione femminile – all’interno del Centro del quale abbiamo parlato o in ogni altro centro ed organizzazione – e se non vogliamo incorrere in errori al riguardo, dobbiamo rimuovere completamente dalle nostre menti i modelli occidentali.

Gli occidentali hanno compreso male la questione femminile, hanno agito in modo sbagliato e hanno presentato questa visione errata e queste azioni devianti, scorrette e letali in tutto il mondo come una moneta corrente. Inoltre il loro ampio apparato propagandistico non permette a coloro che hanno idee differente di esprimerle. Se volete trovare una soluzione corretta sulla questione della donna e farla seguire da azioni concrete, se volete avanzare e raggiungere dei risultati a lungo raggio, dovete ripulire le vostre menti dai pensieri occidentali.

Non dico che non dobbiamo essere informati riguardo le loro idee, non è questo quello che sto dicendo. Non difendiamo l’ignoranza, ma la conoscenza e l’informazione, ma dobbiamo rifiutare completamente l’autorità di simile visione. I pensieri e le opinioni occidentali sulla questione della donna non possono essere affatto una fonte di felicità e guida per le società umane.

In primis il loro pensiero è basato su un’epistemologia materialista e non divina, il che è sbagliato. Ogni scuola di pensiero e ideologia basata su una comprensione e credenza materialista è naturalmente errata. Lo sguardo verso le realtà della creazione deve essere uno sguardo epistemologico divino, basato sulla credenza nell’esistenza e potere di Dio e nella Sua presenza e autorità. Poiché quindi i fondamenti e le radici del pensiero occidentale sono materialisti, sono sbagliati. Questo è il primo motivo.

Il secondo motivo è che una visione mercantilistica, profittatrice ed economica ha influenzato lo sguardo occidentale sulla questione della donna. Questo può essere notato chiaramente nella storia della Rivoluzione Industriale. In Europa le donne non avevano il diritto di proprietà. La proprietà delle donne apparteneva agli uomini e ai loro mariti e non avevano il diritto di possedere qualcosa a nome proprio. E quando la democrazia venne promossa in Occidente, le donne non avevano diritto di voto.

In un simile mondo per gli investitori avidi all’improvviso sorse la questione della Rivoluzione Industriale, delle fabbriche e dell’efficente presenza a basso costo delle donne al loro interno. Quindi garantirono alle donne il diritto di proprietà in modo da poterle attirare nelle fabbriche e dar loro salari a basso costo. Naturalmente l’ingresso delle donne nell’ambito lavorativo ebbe le sue conseguenze che continuano fino ad oggi. Quindi, oltre al fatto che lo sguardo occidentale verso le donne è materialista e non divino, la politica che ha condotto il mondo occidentale alla situazione attuale – soprattutto l’Europa – è stata accompagnata da una visione mercantilistica, profittatrice ed economica.

Un altro motivo per il quale dobbiamo evitare lo sguardo occidentale sulla questione femminile è che in questa visione le donne sono un mezzo per soddisfare gli istinti più bassi. Questo è innegabile. Se qualcuno fa simili affermazioni, alcuni possono protestare dicendo “No, non è così”, ma quando si da uno sguardo alle loro vite, si nota che questo è l’aspetto dominante. Nell’ambiente sociale una donna più appare svestita, più sarà gradita.

Verso gli uomini non hanno la stessa opinione. Negli incontri ufficiali gli uomini devono essere ben vestiti, devono indossare giacca e cravatta. In simili occasioni essi devono vestirsi in maniera formale ma le donne devono apparire in modo differente. Ciò non ha altra filosofia e ragione d’essere ad eccezione del fatto che la donna debba intrattenere gli sguardi lussuriosi maschili. Oggi il mondo occidentale è così. Questa è la più grande oppressione che il mondo occidentale può fare verso le donne.

Io non sono uno di quelli che ritaglia gli articoli di giornali, ma ieri o l’altro ieri ho trovato un articolo che ritengo molto importante e l’ho portato qui con me. Un libro scritto da Jimmy Carter – l’ex presidente degli Stati Uniti – è stato pubblicato con il titolo “Una chiamata all’azione: donne, religione, violenza e potere”. Jimmy Carter scrive in questo libro: “Ogni anno centomila ragazze vengono vendute come schiave negli Stati Uniti, dove i proprietari di un bordello possono comprare una ragazza – che generalmente proviene dall’America Latina o dall’Africa – a soli mille dollari”.

Egli fa anche riferimento agli stupri che avvengono nelle università, dove soltanto il 25% dei casi viene denunciato. Egli afferma poi che soltanto l’1% degli stupri che avvengono nell’esercito vengono portati in tribunale. Viene da piangere leggendo simili cose. Possiamo trovare molti di questi articoli nei giornali. Anche io li leggo spesso, ma non baso mai le mie opinioni su di essi. Si tratta però di un dato di fatto. Dopo tutto Jimmy Carter è una persona ben nota e questo è il suo libro.

Che tipo di situazione è questa? Di che razza di rispetto per le donne parlano? Un ben noto e famoso autore occidentale viene e scrive un libro per nobilitare la prostituzione, che è stato tradotto anche in persiano. Questo libro spiega come i commercianti del sesso si rechino nei paesi dell’America Latina, prendano le ragazze facendo loro false promesse per poi venderle in questi centri. E’ ambientato in Europa, non negli Stati Uniti. Questo libro e romanzo presenta la prostituzione come un lavoro dignitoso. Questa è la cultura occidentale verso le donne! Questo è il rispetto che nutrono verso le donne!

Se vogliamo che il nostro sguardo verso la questione femminile sia sano, logico e preciso, la prima condizione è che dobbiamo rimuovere completamente dalle nostre menti le parole degli occidentali sulla donna rispetto all’occupazione, amministrazione e uguaglianza sessuale.

Uno dei grandi errori del pensiero occidentale sulla questione femminile è quello dell’eguaglianza sessuale. La giustizia è un diritto, ma l’uguaglianza a volte è giusta e a volte è sbagliata. Perchè dobbiamo separare una persona che è stata creata per un particolare ambiente – dal punto di vista naturale, fisico ed emotivo – da questo ambiente specifico e portarla in uno che Iddio Altissimo ha creato per un’altra persona? Perchè dobbiamo fare questo? Quale è la logica per fare ciò? Che tipo di premura è questa? Perché devono affidare un lavoro maschile a una donna? Dov’è l’onore per una donna nello svolgere un lavoro maschile? Mi dispiace che alcune volte le donne e le ragazze stesse mostrino sensibilità su questo argomento e chiedano “Quale è la nostra differenza con gli uomini?” E’ vero, non vi è differenza tra uomini e donne in molte questioni. L’Islam guarda sia agli uomini che alle donne come essere umani. Non vi è differenza tra loro dal punto di vista dell’umanità, delle stazioni spirituali e dei talenti intellettuali e scientifici che possono possedere. Ma possiedono due differenti stampi. Ognuno di questi stampi è modellato per una funzione particolare. Ovviamente vi sono alcune funzioni comuni. E’ un servizio se noi separiamo ognuno di questi due stampi dal loro ambiente specifico e li portiamo in un altro? Questo è quello che gli occidentali stanno facendo. Molte delle loro convenzioni internazionali sono il prodotto di questo sguardo.

Basandosi su questo pensiero errato hanno distrutto la vita dell’umanità, loro stessi e vogliono distruggere anche gli altri. Grazie a Dio voi donne siete colte, eminenti e ben informate e nutro profondo rispetto per voi. Ogniqualvolta le donne tengono un discorso nei nostri incontri, traggo beneficio da quello che dicono. Recentemente qui abbiamo avuto un incontro sul pensiero strategico riguardo la questione della donna e della famiglia e diverse donne sono intervenute: vi dicono onestamente che ho tratto davvero beneficio dalle loro parole.

A mio parere, se volete riflettere riguardo alle principali questioni e problemi che la comunità femminile affronta ovunque nel mondo, inclusa nella nostra nazione, la prima condizione è che dovete liberare voi stessi e le vostre menti dal pensiero occidentale che è costituito da un insieme di pensieri cliché, sbagliati, arretrati e pseudo-progressisti. Apparentemente questi pensieri sono nuovi, ma in realtà sono retrogradi. Apparentemente sono premurosi, ma in verità sono traditori. Dovete pensare indipendentemente dal pensiero occidentale.

Il secondo requisito è che dovete fare riferimento alle fonti islamiche. Dovete ricavare davvero i principi e pilastri fondamentali dal Sacro Corano, dalla Sunnah, dagli hadith, dalle du’a, dalle opere islamiche e dalle parole e condotta degli Imam (as). Questa è la rivelazione e la rivelazione appartiene a Dio, ed Egli è il mio e vostro Creatore.

Non voglio dire che dobbiamo accettare qualsiasi cosa la gente dica in nome della religione. Non è questo quello che intendo. Dobbiamo piuttosto trarre beneficio dalla religione autentica. Questo può essere fatto utilizzando i metodi di deduzione appropriati, e si tratta di un compito che può essere realizzato solo dagli esperti in questo ambito. Noi dobbiamo trarre davvero beneficio dal Libro di Dio, dal Santo Profeta (S), dallaSunnah e dalle parole e condotta degli Infallibili Imam (as), in modo da poter vedere quale sguardo dobbiamo adottare sulla questione delle donne. Dobbiamo ricavare le principali linee guida da queste fonti.

Secondo la mia opinione queste sono i due lavori principali. C’è anche un terzo compito: quando lavoriamo sulle questioni femminili dobbiamo prestare veramente attenzione alle questioni principali, non a quelle che sono di secondaria importanza. Prestare attenzione alla questione della famiglia – in particolare alla questione della salute, della sicurezza, della tranquillità e del rispetto della donna nell’ambiente familiare – è una delle questioni principali. Abbiamo diverse questioni principali, e questa è una di esse.

Dovete vedere quali fattori privano la donna dalla tranquillità e pace mentale all’interno della famiglia. Dovete cercare di rimuovere questi fattori attraverso le vie legali, con i metodi intellettuali e altri. Questa è la base della questione. Le donne sono una fonte di tranquillità nella casa: sono una fonte di tranquillità per gli uomini e per i bambini, sia femminucce che maschietti. Se le donne stesse non godono di tranquillità psicologica, non possono trasmettere la loro tranquillità alla propria famiglia. Una donna che è umiliata, offesa ed è pressata dal lavoro non può essere la regina della casa, non può amministrare la famiglia. Questo mentre le donne sono, di fatto, le amministratrici della famiglia. Si tratta di una delle principali questioni che non ha ricevuto sufficiente attenzione nella nostra vita – sia nel passato che attualmente. Simile questione deve ricevere maggiore attenzione.

La tipica immagine della donna a casa è quella di una creatura di secondaria importanza che ha il dovere di svolgere servizi per gli altri. Taleimmagine è condivisa da molte persone. Alcune lo dicono apertamente e altre non lo dicono ma lo credono nei loro cuori. Questo è esattamente il contrario di quanto ha menzionato l’Islam.

Ho citato spesso il ben noto hadith: “Le donne sono simili ai fiori. Esse non sono impiegate (ghahraman)” (Nahjul Balagha, Lettera 31]. La parola araba “ghahraman” significa impiegato. Un esempio è quando diciamo “Egli ha detto al suo ghahraman di fare questo e quello”. Un altro esempio è quello di una persona che possiede molte proprietà e terre e ordina ai suoi ghahraman di fare questo o quel compito. Questo è il significato di ghahraman. Questo hadith dice che non dobbiamo pensare che le donne sono le serve delle casa e che devono solo compiere i lavori domestici. Non è così.

Bene, notate che questo è uno dei molteplici capitoli sulle donne: la questione del rispetto per il lavoro domestico femminile. Esse non sono obbligate a compiere le faccende domestiche e il loro lavoro può essere stipendiato. Possono cioè ricevere denaro per il lavoro che realizzano in casa. Questi sono aspetti che esistono nell’Islam e nella giurisprudenza (fiqh) islamica. Come ha evidenziato la signora che ha parlato prima di me, il nostro fiqh è davvero avanzato ed eminente. Alcune persone mettono in luce alcuni suoi aspetti e dimenticano il resto. Inoltre, esse distorcono completamente certi aspetti onde renderli compatibili con i pensieri ingannevoli e fallaci occidentali. Siamo testimoni di tutto ciò.

Alcune persone distorcono certi doveri e verità islamiche per non scontentare gli occidentali. Il Sacro Corano dice: “Se obbedisci alla maggior parte di quelli che sono sulla terra ti allontaneranno dal sentiero di Dio: seguono [solo] congetture e non fanno che mentire.” [Sacro Corano, 6: 116]. Noi non dobbiamo seguire i pensieri diffusi nel mondo dell’ignoranza e della superstizione. Dobbiamo piuttosto trovare e seguire il pensiero islamico, anche se alcune persone ci criticheranno. Questa era un’altra questione.

Dobbiamo quindi trovare la questione principale. Secondo la mia opinione, la questione principale, o possiamo dire una delle questioni principali, è quella della casa e della famiglia, la sicurezza della donna nell’ambiente familiare e le opportunità di coltivare i loro talenti all’interno della casa. Nulla deve prevenirle dallo studiare, leggere, apprendere e scrivere. Ovviamente, ciò riguarda quelle donne che sono interessate a simili cose. Bisogna preparare il terreno affinché esse possano realizzare simili compiti.

Per quanti attiene la questione del lavoro delle donne, essa non invece è tra le questioni principali. Ovviamente noi non ci opponiamo affatto al lavoro delle donne. Io stesso non mi oppongo affatto al loro lavoro e che possano occupare ruoli amministrativi, finché ciò non si scontri con queste questioni principali. Se vi è un conflitto, allora le questioni principali devono avere priorità. Naturalmente uno dei compiti che deve essere realizzato in questo terzo ambito è che dobbiamo vedere quali lavori sono idonei per le caratteristiche della donna. Ci sono alcuni mestieri che non sono idonei per la natura femminile, quindi le donne non dovrebbero svolgerli.

Una delle responsabilità è quella di non imporre alle donne quei campi di studio che conducono a simili lavori. Alcune persone vogliono fare chiasso dicendo che vi è discriminazione contro le donne nelle università, nell’educazione e in altre questioni simili. Bene, simile discriminazione in alcuni campi non è negativa. La discriminazione è negativa quando è contro la giustizia. Immaginate che in una squadra di calcio voi collochiate un giocatore a fare l’attaccante, un altro il difensore e un altro ancora il portiere. Bene, questa è una discriminazione. Se il giocatore che deve difendere gioca come attaccante la squadra perderà. Se il ruolo di attaccante è affidato al portiere – che è un ruolo che non sa fare – la squadra perderà.

Si tratta di una discriminazione, ma basata sulla giustizia. In simile discriminazione voi affidate differenti compiti alle persone. Dobbiamo vedere quale ambito di studio è idoneo per le donne onde dare attenzione ai nobili obiettivi che sono loro connaturati. Dobbiamo preparare il terreno affinché le donne studino in simili ambiti. Non dobbiamo spingerle a studiare in certi ambiti soltanto perché hanno superato il corcorso con un certo voto. Simili ambiti possono essere incompatibili con la loro natura femminile e con i loro elevati obiettivi; e anche il lavoro che trovano in connessione con l’ambito dei loro studi può essere incompatibile con il loro stampo. Secondo la mia opinione questi aspetti devono ricevere attenzione quando si affronta la questione del lavoro femminile.

In sintesi, il fatto che la donna non possa compiere tutti i lavori che realizza l’uomo non deve essere considerato un disonore o un difetto, perché non è questo il caso. Solo quelle cose che non sono compatibili con la natura divina sono negative. Questo era quello che volevo discutere. In realtà mi sono appuntato anche altre cose, ma penso che quanto detto sia sufficiente.

La questione femminile è importante. Le migliori persone che possono seguire e risolvere simile questione sono le donne stesse. Noi non soffriamo la mancanza di donne colte, intelligenti, talentuose, letterate e artistiche. Grazie a Dio oggi ci sono molte donne simili nella nostra nazione. Come ho già detto, non abbiamo mai avuto simile alto numero di donne colte, sapienti ed eminenti nella storia della nostra nazione, sia nell’ambito dellaHawza che in quello accademico. Non abbiamo mai avuto così tante donne scrittrici, poetesse o ricercatrici in differenti ambiti di studio.

Fortunatamente oggi abbiamo simili donne grazie alla Repubblica Islamica. Simili risultati sono stati raggiunti grazie alla benedizione dell’Islam, della Repubblica Islamica e dello sguardo illuminato dell’Imam [Khomeyni] rispetto alla questione femminile. Non abbiamo mai goduto di simile condizione nella nostra nazione.

Dobbiamo ringraziare Dio per le Sue benedizioni e dobbiamo chiederGli di aumentarle. Dobbiamo ringraziarLo per queste benedizioni e il modo per farlo è quello che ho messo in evidenza in questo incontro. Dobbiamo cercare la Guida divina e dimenticare la visione materialista promossa oggi dagli occidentali e dagli statunitensi. Essi sono molto sfacciati e presuntuosi e se qualcuno parla contro di loro, lanciano un attacco propagandistico. Ma voi non dovete dare peso alla loro propaganda e, con l’aiuto di Dio, avanzerete.

La pace, la misericordia e le benedizioni di Dio siano su di voi.

Fonte: Islam Shia

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