Attualità

Chomsky su pandemia e fallimento del neoliberismo

Il filosofo 91enne, Noam Chomsky, in diverse recenti interviste non le manda certo a dire le sue dure critiche nei riguardi del neoliberismo, evidenziate con la pandemia attuale.

Stiamo affrontando un altro massiccio e colossale fallimento del capitalismo

Per il filosofo e linguista Noam Chomsky, la prima grande lezione dell’attuale pandemia è che stiamo affrontando “un altro enorme e colossale fallimento della versione neoliberista del capitalismo”. Nel caso degli Stati Uniti è aggravato dalla natura dei “giullari sociopatici che gestiscono il governo” guidato da Donald Trump. Gli scienziati sapevano che sarebbero arrivate altre pandemie, probabilmente della varietà coronavirus. Sarebbe stato possibile prepararsi a quel punto e affrontarlo come si fa con l’influenza. Ma non è stato fatto.

Le società farmaceutiche disponevano di risorse e rimangono super ricche, mentre i mercati affermano che non vi è alcun vantaggio nella preparazione di una catastrofe proprio dietro l’angolo. Quindi, arriva il martello neoliberista. I governi non possono fare nulla. I Governi sono il problema e non la soluzione.

A febbraio la pandemia stava già causando il caos, tutti negli Stati Uniti lo hanno riconosciuto. Proprio a febbraio, Trump presenta budget che vale la pena guardare. Tagli nel Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie e in altre parti relative alla salute. Ha fatto tagli in mezzo a una pandemia e ha aumentato i finanziamenti per le industrie dell’energia fossile, le spese militari, il famoso muro. Ha iniziato a negare la crisi, dicendo che era una bufala democratica. Mettere le funzioni pubbliche sotto il controllo privato è una delle cause principali del disastro della crisi dovuta al coronavirus, negli Stati Uniti come anche in Italia.

Ciò succede nell’Unione Europea è scioccante, sostiene Chomsky 

C’è quella che chiamano Unione Europea. Sentiamo la parola “unione”. Ok, la ricca Germania sta gestendo molto bene la crisi. In Italia la crisi era acuta. Stava ricevendo aiuto dalla Germania? Fortunatamente, stanno ricevendo aiuto, ma da una “superpotenza” come Cuba, che ha inviato medici. Altri aiuti sono arrivati dalla Cina, ma non ha ricevuto assistenza dai Paesi ricchi dell’Unione Europea. Questo dice qualcosa. L’unico Paese che ha dimostrato un autentico internazionalismo è stata Cuba, che è sempre stata sottoposta a strangolamento economico da parte degli Stati Uniti e per miracolo sono sopravvissuti per continuare a mostrare al mondo cos’è l’internazionalismo. 

“L’emergenza coronavirus è grave ma la supereremo, ciò che mi preoccupa sono altre crisi dell’umanità: la guerra nucleare e il riscaldamento globale”, afferma Chomsky. 

Necessità di un cambiamento di rotta: una sorta di New Deal Verde

I cicli storici non sono predeterminati, sono il risultato delle azioni delle persone e il periodo liberista, afferma, fu costruito distruggendo i movimenti dei lavoratori. Questa quarantena potrebbe essere la prova di un vero sciopero generale. Se non otteniamo una sorta di New Deal verde (proposta per trasformare il sistema economico attraverso una drastica riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e la scommessa sull’efficienza energetica), sarebbe una disgrazia.   

Questa pandemia può cambiare il modo in cui ci relazioniamo con la natura?

“Dipende dai giovani. Dipende da come reagisce la popolazione mondiale, sempre che questa non ci porti a stati altamente autoritari e repressivi che espandono il manuale liberista ancora più di adesso. La classe capitalista non si muove: chiedono maggiori finanziamenti per i combustibili fossili, distruggono le normative che offrono una certa protezione, come è successo nel corso della pandemia negli Stati Uniti, quando sono state rimosse le regole che limitano l’emissione di mercurio e altri inquinanti. Ciò significa uccidere bambini, distruggere l’ambiente. Se non ci sono contro forze… avremo questo mondo, conclude tristemente Noam Chomsky.

Forse da questo isolamento emergeranno nuovi valori e si riaffermerà l’importanza di una comunità, della convivenza e dell’intimità. Con il filosofo Slavoj Zizek, riteniamo che l’emergenza coronavirus, che ha portato alla luce un altro virus che infetta la società, il capitalismo spinga tutti noi verso una società nuova fatta di internazionalismo e di solidarietà globale. E’ un’opportunità per reinventare la società.

di Cristina Amoroso

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