Chi c’è dietro l’azione dei terroristi dell’Isil in Iraq?
All’inizio di questa settimana i miliziani dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil), hanno assunto il controllo di buona parte della provincia settentrionale irachena di Ninive. La loro furia sanguinosa si è abbattuta anche sui civili inermi, infatti, si segnalano diverse esecuzioni sommarie, soprattutto nei confronti dei cittadini sciiti.
La seppur tardiva reazione dell’esercito iracheno è stata molto pesante, diversi combattimenti si registrano in buona parte del Paese nel tentativo di bloccare l’avanzata dei terroristi verso Baghdad. Anche l’aviazione è intervenuta bombardando alcune postazioni e convogli dei terroristi.
Il Primo Ministro iracheno Nouri al-Maliki ha chiesto al Parlamento di dichiarare lo Stato di emergenza a seguito degli attacchi dell’Isil, aggiungendo che questi gruppi di terroristi arrivano in Iraq dalla vicina Siria e dell’Arabia Saudita per minare la sicurezza nel Paese. Maliki ha inoltre dichiarato: “L’Arabia Saudita e il Qatar sono responsabili della violenza che sta colpendo l’Iraq. Nel frattempo, il governo siriano ha riferito che i gruppi terroristici in Iraq sono direttamente legati ai “ribelli” che operano in Siria.