Causa palestinese e propaganda

La causa palestinese, che sta diventando molto intensa a livello mondiale, porta con sé sfide che devono essere prese in considerazione. Dobbiamo capire che condannare il genocidio a Gaza non è un favore né un segno di retta moralità, ma il minimo indispensabile.
Un’altra seria sfida derivante dalla crescente globalizzazione della causa palestinese è l’afflusso di molte voci in tutto il mondo che si sono unite al cyberspazio all’inizio della guerra, tra cui alcune con secondi fini che sfruttano la causa per interessi personali, altre disinformate.
Alcuni possono avere una posizione corretta in Palestina, ma al di fuori della Palestina l’ideologia che diffondono non è a favore della Palestina, ma contro di essa. Alcuni possono avere una posizione corretta in Palestina, ma poi diffondono ideologie e movimenti corrotti che sono contro la natura umana e la morale. Alcuni possono condividere una posizione corretta in Palestina e condannare il genocidio, per poi sostenere genocidi in altre parti del mondo.
Tutte queste persone, viste dall’esterno, possono apparire uguali: tutte queste voci si sono mescolate nello stesso cyberspazio. Mentre alcune possono dire la verità e le loro voci possono avere importanza per la causa palestinese e portare a un grande contributo, dobbiamo essere cauti nel decidere chi appoggiare e chi scegliere come fonte di informazione, considerando che alcune persone inseriscono ideologie devianti nelle loro attività, intenzionalmente o meno.
Questo è ciò che spinge gruppi e individui fuorviati a infiltrarsi e a immischiarsi in questa nobile questione. Per alcuni può essere difficile distinguere cosa sia più veritiero per gli esterni, poiché la verità può essere mescolata alla falsità per coloro che non sono cauti e consapevoli. Questo fa sì che l’influenza negativa tra i cuori puri si diffonda più velocemente e più facilmente.
di Redazione