Carestia, oltre il 60% degli yemeniti ne soffre
Il Comitato per i diritti umani di Sanaa ha pubblicato un rapporto sui crimini della coalizione di aggressione saudita-emiratina nello Yemen, sottolineando che oltre il 60% della popolazione yemenita soffre di carestia.
Il Comitato per i diritti umani di Sanaa ha pubblicato un rapporto sui crimini della coalizione saudita-emiratina nello Yemen, sottolineando che un gran numero di yemeniti sono morti a seguito degli attacchi della coalizione.
Secondo l’agenzia Alahednews, la coalizione ha preso di mira i centri di assistenza sociale, uccidendo un gran numero di persone con disabilità che non erano in grado di muoversi.
A seguito degli attacchi sauditi-emiratini, circa il 30% degli yemeniti all’estero non è in grado di entrare nel Paese a causa della chiusura dell’aeroporto di Sanaa.
A causa dell’assedio imposto, la povertà nello Yemen è salita all’80% e la disoccupazione al 65%, e più del 60% degli yemeniti soffre di carestia, ha riferito il Comitato.
Secondo il rapporto, a causa del trasferimento della Banca Centrale dello Yemen, sono stati tagliati gli stipendi di circa un milione e 250mila dipendenti, il che ha messo in difficoltà le loro condizioni di vita.
In questi attacchi guidati dai sauditi, 13.324 aree agricole sono state bombardate, più di 869 magazzini alimentari, 768 camion e vagoni, 671 mercati e 10.998 supermercati sono stati distrutti.
La coalizione ha anche distrutto 1.868 reti di approvvigionamento idrico, 1.338 pompe dell’acqua e sistemi di irrigazione, nonché più di 100 allevamenti ittici, uccidendo 500 pescatori.
Il rapporto sottolinea che gli attacchi hanno provocato lo sfollamento di oltre un milione di yemeniti e la distruzione di 92 ambulanze e che più di 75mila pazienti yemeniti non possono viaggiare all’estero per cure. Purtroppo, tutte queste atrocità non sono abbastanza per “sollecitare” la sporca coscienza dell’Occidente.
di Yahya Sorbello