Brasile: il Pmdb scarica la Rousseff
di Redazione
Mercoledì scorso, in una seduta durata appena tre minuti, il Partito del Movimento Democratico Brasiliano (Pmdb) ha troncato il suo sostegno a Wilma Rousseff, rendendo probabile l’eventualità di un suo impeachment.
Affossando un’alleanza che durava da 13 anni, il Pmdb tenta di rifarsi una verginità, addossando tutte le colpe della corruzione e della crisi economica alla Rousseff e al suo partito, il Pt; una manovra assai improbabile visto che due dei suoi esponenti principali, il presidente della Camera Eduardo Cunha e del Senato Renan Calheiros, sono plurinquisiti.
In realtà, la mossa tenderebbe a favorire la messa in stato d’accusa dell’attuale Presidente che verrebbe sostituito dal vice presidente Michel Temer, permettendo al Pmdb, secondo i calcoli fatti dai maggiorenti del partito, di gestire una difficile transizione facendo del Pt il capro espiatorio delle crisi.
Insomma, una mossa a effetto per limitare i danni e rilanciarsi, che non tiene in minimo conto né la drammaticità della situazione, né il fatto che il Pmdb è coinvolto in pieno nelle principali indagini per la corruzione.
Con i media impegnati in una campagna per pilotare l’opinione pubblica secondo le indicazioni di chi li controlla, è difficile cogliere i veri umori dell’elettorato ma, malgrado la disinformazione, sui social network si coglie una crescente indignazione contro tutte le formazioni politiche, non solo il Pt, e il tardivo tentativo di smarcamento di alcune di esse è visto per quello che è: una manovra cinica e opportunistica.
È l’intera classe politica che con la sua corruzione, i suoi errori, i suoi patetici maneggi scollegati dalla realtà, si sta suicidando, favorendo l’operazione condotta da una parte della magistratura, amplificata dai media e manovrata da gruppi economici che li controllano, per distruggere l’intero quadro istituzionale emerso dopo la dittatura militare con l’intento di riedificarlo secondo le proprie convenienze.
Il Brasile sta attraversando la sua crisi più profonda e, malgrado sia impossibile prevederne gli sbocchi, è certo che nulla sarà più come prima.