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Jihad Islamico: Israele uccide sistematicamente i detenuti palestinesi

Il movimento del Jihad Islamico palestinese ha condannato i crimini israeliani contro i prigionieri palestinesi, affermando che il martirio del prigioniero Mousa Abu Mahameed riflette la politica di uccisione dei detenuti nelle carceri israeliane.

Il Jihad Islamico ha rilasciato la dichiarazione in seguito all’uccisione di Abu Mahamed, 40 anni, morto a causa di negligenza medica deliberata in un ospedale israeliano. La dichiarazione afferma che i crimini israeliani contro i prigionieri si stanno intensificando e che Israele sta sistematicamente violando i loro legittimi diritti alla vita.

Jihad Islamico esorta le istituzioni per i diritti umani ad assumere una posizione ferma sulla questione dei prigionieri

La dichiarazione aggiunge che il martirio di Abu Mahameed all’interno di una prigione israeliana rivela gli atti criminali del regime contro i detenuti palestinesi. Ha inoltre esortato le istituzioni competenti per i diritti umani ad assumere una posizione ferma sulla questione dei prigionieri palestinesi e ad assumersi le proprie responsabilità al riguardo.

Abu Mahameed, residente a Beit Ta’mar nella città occupata di Betlemme, in Cisgiordania, è stato arrestato circa due mesi fa in buona salute mentre cercava di entrare a Gerusalemme per lavoro. Le forze israeliane hanno affermato che all’epoca non aveva un permesso di lavoro.

Secondo la sua famiglia, il detenuto palestinese soffriva di un disturbo neurologico prima del suo arresto e le sue condizioni sono peggiorate in carcere. È stato trasferito all’ospedale di Assaf Horveh all’inizio di agosto dopo che la sua salute era peggiorata in modo significativo.

La morte di Abu Mahameed è avvenuta due giorni dopo che circa mille prigionieri palestinesi hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato nelle carceri israeliane in segno di protesta contro la repressione della custodia del regime nell’ambito della cosiddetta politica di detenzione amministrativa. Ci sono più di 7mila palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Centinaia di detenuti sono stati incarcerati sotto la pratica della detenzione amministrativa.

Israele viola tutti i diritti e le libertà

Le organizzazioni per i diritti umani affermano che Israele viola tutti i diritti e le libertà concessi ai prigionieri dalla Quarta Convenzione di Ginevra. La detenzione amministrativa viola il loro diritto a un giusto processo poiché i prigionieri vengono trattenuti per lunghi periodi senza essere accusati, processati o condannati.

I detenuti palestinesi hanno fatto continuamente ricorso a scioperi della fame a tempo indeterminato nel tentativo di esprimere indignazione per la loro detenzione. Le autorità carcerarie israeliane tengono i prigionieri palestinesi in condizioni deplorevoli senza adeguati standard igienici. I detenuti palestinesi sono oggetto di sistematiche torture, molestie e repressioni.

di Redazione

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