Medio Oriente

Yemen, bombe sganciate dai sauditi sono americane

Mohamed Ali al-Houthi, membro anziano del Consiglio politico supremo dello Yemen, afferma che proiettili, razzi e bombe lanciate sul popolo yemenita sono di fabbricazione americana. Mohamed Ali al-Houthi ha fatto queste dichiarazioni lunedì durante una massiccia manifestazione anti-americana a Sanaa.

“Gli Stati Uniti sono il nostro nemico e il nemico della Palestina”, ha dichiarato il funzionario yemenita. “È l’America che ha invaso il nostro Paese. Gli Stati Uniti sono al centro dell’aggressione e sono i primi a essere responsabili della guerra contro lo Yemen”.

“Qualsiasi sanzione impostaci non ha alcun impatto su di noi e non ha valore. Se non fosse stato per l’America, non ci sarebbe stata la guerra contro il nostro Paese. Sono stati gli Stati Uniti a ritirare il proprio ambasciatore da Sanaa e ad imporre agli altri ambasciatori di lasciare il Paese. Gli Stati Uniti uccidono gli yemeniti e distruggono le infrastrutture da sette anni. Senza il sostegno degli Stati Uniti, i Paesi aggressori non avrebbero fatto nulla”, ha sottolineato.

L’alto funzionario yemenita ha aggiunto che il blocco allo Yemen è stato imposto dalle navi da guerra americane. Al-Houthi ha anche affermato che i mercenari affiliati alla coalizione guidata dai sauditi sono destinati al fallimento e finiranno nella pattumiera della storia. “Le sanzioni non hanno alcun impatto su di noi perché non abbiamo risorse”, ha concluso.

Yemen, sette anni di Martirio

La guerra contro lo Yemen è iniziata nel marzo 2015 quando l’Arabia Saudita ha iniziato una devastante campagna di bombardamenti per ripristinare un precedente regime che obbediva agli ordini sauditi, in sostanza mantenendo lo status dello Yemen come Stato parallelo ai sauditi. 

Un Popolo, nella quasi totale indifferenza del resto del mondo, sta pagando un prezzo altissimo per la propria libertà. A parte i tanti morti, feriti, mutilati e le infinite distruzioni, secondo Stephen O’Brien, sotto segretario dell’Onu, 4 yemeniti su 5 hanno bisogno di assistenza umanitaria ed almeno 1,5 milioni sono sfollati interni. Anche di questi crimini le Monarchie del Golfo saranno chiamate a rispondere fra breve.

di Redazione

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