Bloody Sunday, un massacro senza giustizia
Il 30 gennaio del ’72, a Derry, in quella che passò alla Storia come “Bloody Sunday”, gli uomini del Reggimento Paracadutisti inglese aprirono il fuoco senza motivo alcuno su una pacifica dimostrazione per i diritti civili. Quella strage cinica e bestiale, che causò 14 morti e 16 feriti, spezzò definitivamente il movimento per la rivendicazione pacifica dei diritti negati ai cattolici e diede la parola solo alle armi.
Le vergognose indagini condotte subito dopo Bloody Sunday fecero di tutto pur di coprire la follia sanguinaria di quei parà. Occorsero 38 anni perché l’inchiesta condotta da Lord Saville appurasse i fatti e costringesse Governo e Paese a chiedere scusa per quel crimine spregevole.
La tragedia di quei trent’anni di conflitto, bagnato dal sangue di 3.500 vittime e migliaia di feriti, è tutt’altro che elaborata in Irlanda del Nord e divide ancora le due comunità. Senza un’opera di chiarezza su quel periodo, senza una presa di coscienza delle profonde motivazioni politiche e sociali di quella stagione di violenza, difficilmente ci sarà una vera conciliazione e quella società rimarrà lacerata.
di Redazione