Birmania, piogge monsoniche aggravano la crisi umanitaria nel Paese

Da fine giugno la Birmania è flagellata da piogge monsoniche che hanno colpito in modo disastroso 12 dei 14 stati del Paese; secondo fonti governative, i morti sono già un centinaio ed un milione di persone sono state colpite duramente dalle inondazioni. In diverse zone le abitazioni sono sommerse dalle acque e sono molti i centri ormai isolati. L’Onu s’è impegnato a fornire 9 ml di $ di aiuti.
Malgrado le molte risorse naturali, la Birmania è un Paese povero, con oltre 50 ml di abitanti che hanno un reddito medio fra i più bassi al mondo. Dal colpo di stato del 1962 è retto dai militari che anche ora, malgrado il simulacro di elezioni, continuano a mantenere il potere reprimendo le opposizioni.