L’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) ha rivelato la scorsa settimana che gli Stati Uniti e Israele stanno per concordare una mappa delle regioni della Cisgiordania che saranno annesse all’entità sionista.
Ciò è avvenuto nel rapporto settimanale pubblicato dall’Ufficio nazionale per la difesa della terra e della resistenza all’insediamento, affiliato all’Olp. L’ufficio ha dichiarato che “un team americano-israeliano sta lavorando in questi giorni per finalizzare le mappe delle regioni della Cisgiordania che saranno annesse a Israele”.
“Il regime israeliano, con il sostegno del presidente americano Donald Trump, sta sfruttando la pandemia di coronavirus e si sta preparando per il processo di annessione, tra l’indifferenza locale e internazionale”, ha riferito l’ufficio all’associazione per i diritti umani di Ir Amim. Il rapporto indica che “Israele continua ad attuare i suoi piani per costruire in aree strategiche all’interno della Cisgiordania e di Gerusalemme, e sta lavorando per espandere gli insediamenti al fine di imporre nuovi fatti difficili da cambiare in futuro”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in una recente telefonata al presidente del Consiglio degli insediamenti in Cisgiordania, David Al-Hayani, si è impegnato a stabilire la sovranità israeliana sulla valle del Giordano e sul Mar Morto settentrionale, e poi annettere quest’area all’entità entro pochi mesi.
Usa-Israele lavorano per mappare annessione Cisgiordania
Dallo scorso febbraio, un comitato congiunto Usa-Israele sta lavorando per mappare l’annessione israeliana in Cisgiordania, in preparazione del riconoscimento americano di questa annessione. Funzionari palestinesi affermano che, secondo il presunto Piano di pace degli Stati Uniti (The Century Deal), “Israele includerà il 30-40% della Cisgiordania occupata, compresa tutta Gerusalemme Est”.
Il 28 gennaio, Trump ha annunciato il presunto “Accordo del secolo”, che include l’istituzione di uno Stato palestinese sotto forma di un arcipelago collegato da ponti e tunnel, rendendo la città di Gerusalemme una capitale indivisa dell’occupazione e la Valle del Giordano sotto il controllo di Tel Aviv.
di Yahya Sorbello
