Bambini dovrebbero andare a scuola, non in guerra

Un bambino su cinque nel mondo vive in una zona di conflitto attivo e 520 milioni di bambini sono esposti agli effetti della guerra: una cifra senza precedenti. Secondo un rapporto di Al Jazeera, che cita i risultati di Save the Children pubblicati martedì 31 ottobre 2025, nell’ultimo anno un bambino su cinque nel mondo ha vissuto in aree di conflitto attivo.
Il rapporto rileva che nel 2024 520 milioni di bambini sono stati esposti a conflitti, segnando il terzo anno consecutivo di cifre record. Save the Children ha confermato 41.763 gravi violazioni accertate contro i bambini nel 2024, con un aumento del 30% rispetto al 2023. Ciò significa che in media 78 bambini ogni giorno hanno subito gravi violazioni, come uccisioni o mutilazioni, rapimenti, reclutamenti o violenze sessuali. Inoltre, il rapporto sottolinea che crescere in zone di conflitto spesso significa abbandonare la scuola, essere costretti a spostarsi ed essere esposti a gravi danni fisici e psicologici.
Bambini sempre più “dimenticati” dai “grandi”
Il CEO di Save the Children ha dichiarato: “Questo aumento sproporzionato di gravi violazioni dimostra che, oltre all’esposizione al conflitto in sé, si sta verificando una profonda erosione delle norme e delle tutele internazionali volte a proteggere i bambini dai pericoli. Il rapporto rivela un’altra verità allarmante: l’attuale attenzione unidimensionale alla lotta alla violenza attraverso soluzioni di sicurezza militari, governative o private non è riuscita a proteggere adeguatamente i bambini dalle forme più estreme di danno”.
Nel 2024, si sono verificati circa 61 conflitti armati in tutto il mondo che hanno coinvolto almeno un attore statale. Eppure, meno del 2% della spesa globale per la sicurezza è stata destinata al peacebuilding o al peacekeeping, un’ulteriore conferma del calo a lungo termine dei finanziamenti per la pace. Al contrario, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), la spesa militare globale è aumentata di oltre il 9%, raggiungendo i 2,7 trilioni di dollari, stabilendo un nuovo record.
L’Africa ha registrato il numero e la percentuale più elevati di bambini che vivono in zone di conflitto (218 milioni), superando per la prima volta dal 2007 il Medio Oriente. Nel complesso, più della metà delle violazioni contro i bambini si sono verificate in Palestina, nella Repubblica Democratica del Congo, in Nigeria e in Somalia. Ma il mondo complice continua a tacere.
di Redazione



