Austria propone divieto Hijab per gli studenti
Il governo austriaco ha annunciato mercoledì scorso la sua intenzione di introdurre un divieto su l’Hijab (velo) per ragazze nelle scuole materne e primarie. Il ministro dell’Istruzione austriaco, Heinz Fassmann, ha dichiarato che il progetto di legge sarà pronto entro l’estate. Ha aggiunto che sarebbe un atto “simbolico”, indipendentemente dal numero di bambini che sono stati effettivamente coinvolti.
Il vice-cancelliere, Heinz-Christian Strache, del Partito di estrema destra (FPOe), aveva lanciato l’idea di un divieto durante il fine settimana, affermando che le ragazze “sotto i 10 anni devono essere protette” ed essere in grado di “integrarsi e svilupparsi liberamente”.
Anche il cancelliere Sebastian Kurz del Partito popolare di centro-destra (OeVP) ha sostenuto l’idea, dichiarando alla stazione radio Oe1 che: “Vogliamo che tutte le ragazze in Austria abbiano le stesse opportunità” ed evitare lo sviluppo di “società parallele”. Il giornale Kurier ha riportato che né il ministero dell’Educazione né i vari esperti chiesti dal documento erano in grado di fornire dati su quante ragazze attualmente indossano il velo nelle scuole materne e primarie.
Carla Amina Baghajati, portavoce della Comunità religiosa islamica in Austria, ha definito il dibattito su l’Hijab “una questione marginale” a cui è stata data un’attenzione sproporzionata. Qualsiasi scuola interessata dal problema dovrebbe essere impegnata in un “dialogo”, ha affermato.
I dibattiti sull’immigrazione e l’identità sono stati al centro della campagna elettorale dell’anno scorso, che ha portato Kurz a diventare cancelliere dopo aver concordato un patto di coalizione con l’FPOe. L’Austria ha ricevuto oltre 150mila domande di asilo – quasi il 2% della sua popolazione totale di 8,7 milioni – a seguito della crisi migratoria del 2015.
Una vergogna tutta occidentale
E’ veramente triste, oltre che vergognoso, come ancora oggi in Occidente si possa scendere a tali bassezze pur di screditare e condannare una cultura diversa. La questione del velo è solo l’ennesimo pretesto per additare un nemico imposto puntualmente da altri. Un nemico da poter facilmente e vigliaccamente perseguitare e soprattutto, ci distragga dalle reali nefandezze della nostra “democratica e civile” società. Parliamo tanto di diritti umani, diritti civili, libertà e rispetto, ma non siamo capaci di rispettare il più semplice dei diritti e delle culture altrui. Stupidi sudditi.
di Giovanni Sorbello