Australia costruisce segretamente nuova base Usa
L’Australia sta lavorando a un piano segreto per la costruzione di un nuovo porto per ospitare gli schieramenti della marina statunitense sulla costa settentrionale, una mossa volta a contrastare la crescente presenza della Cina nella regione.
Citando diversi funzionari della difesa e del governo, l’Abc ha riferito che il nuovo impianto portuale sarebbe stato costruito appena fuori Darwin, capitale del Northern Territory, che è stata affittata a una compagnia cinese di energia e infrastrutture nel 2015. Il porto di Darwin include già strutture militari e ospita navi statunitensi in visita.
La nuova struttura marittima potrebbe essere in grado di ospitare grandi navi da guerra anfibie come l’Australia Landing Helicopter Docks e navi americane come la USS Wasp, che è arrivata di recente a Sydney. Gli esperti affermano che il nuovo porto sarebbe ideale per gli oltre duemila marines statunitensi e le loro attrezzature durante le rotazioni regolari attraverso la regione. “Gli americani chiaramente non si ritirano dall’Indo-Pacifico, sia per la loro concorrenza strategica con la Cina e più in generale”, ha dichiarato Rory Medcalf dell’Università Nazionale Australiana.
Il nuovo porto includerebbe anche operazioni commerciali e industriali oltre a strutture per attività militari. Gli Stati Uniti e l’Australia stanno costruendo la loro presenza militare nel Pacifico occidentale per contrastare l’influenza della Cina nella regione. Come parte di questo sforzo, i due piani annunciati di recente di costruire una base militare congiunta sull’isola di Manus, a Papua Nuova Guinea, a nord-est dell’Australia. Ciò avviene tra la crescita del potere militare cinese in tutta la regione e in tutto il mondo, che rappresenta una preoccupazione per gli Stati Uniti.
Il Pentagono ha annunciato in un rapporto del mese scorso che l’iniziativa cinese Belt and Road Initiative potrebbe aiutare la marina cinese ad avere accesso a “porti stranieri selezionati per pre-posizionare il necessario supporto logistico per sostenere gli schieramenti navali in acque lontane come l’Oceano Indiano, Mar Mediterraneo e Oceano Atlantico“.
Il progetto mira a collegare la Cina via mare e terra con il Sud-est e l’Asia centrale, il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa, attraverso una rete di infrastrutture sulle linee dell’antica Via della Seta.
di Giovanni Sorbello