Asia

Aung San Suu Ky ignora sofferenze dei Rohingya

di Redazione

Un eminente analista politico, dichiara che la leader dell’opposizione birmana Aung San Suu Kyi ha mantenuto il suo silenzio sulle continue violazioni dei diritti umani contro i musulmani Rohingya nel Paese a maggioranza buddista.

La gente è delusa dal fatto che Suu Kyi, premio Nobel e presidente della Lega nazionale per la democrazia (NLD) si sia astenuta dal parlare della condizione dei musulmani Rohingya. Suu Kyi e l’NLD sostengono la maggioranza buddista, i monaci buddisti sono molto potenti in Birmania. 

Le violenze contro i Rohingya sono continuate per tutta la settimana nei comuni di Minbya, Mrak-U, Myebon, Rathedaung e Kyauk Pyu. Venerdì scorso 112 persone sono state uccise negli ultimi scontri tra i membri del Rakhine buddista e le comunità musulmane Rohingya. Tra le 72 persone rimaste ferite, ci sono anche dieci bambini. Il governo del Myanmar dichiara che più di 2.800 case sono state bruciate nelle violenze. Il Myanmar rifiuta di riconoscere i Rohingya come cittadini e li classifica come immigrati clandestini, anche se i Rohingya risiedono nel paese da secoli.

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