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Asse della Resistenza, record di attacchi di droni contro Israele

Secondo un rapporto del canale israeliano Channel 12 News, tra il 1° e il 13 novembre sono stati lanciati circa 1.300 droni contro Israele in almeno 40 diversi attacchi da parte delle diverse fazioni dell’Asse della Resistenza.

Notando che gli attacchi dei droni sono diventati “una questione di routine”, l’emittente ebraica ha affermato che l’esercito ha registrato un tasso di 3,3 attacchi di droni al giorno dalla fine di ottobre. Si tratta di un netto picco rispetto al tasso di 2,77 attacchi giornalieri di ottobre e ai due al giorno di settembre, quando Tel Aviv ha esteso la sua guerra contro il Libano.

Nelle ultime settimane, il movimento di Resistenza libanese Hezbollah ha lanciato attacchi quotidiani con droni contro Israele, scatenando il caos nella città settentrionale di Haifa e raggiungendo obiettivi fino a 145 chilometri di profondità.

Giovedì sera, un drone ha colpito la base di Eliakim, vicino a Haifa, che ospita campi di addestramento del Comando Settentrionale dell’esercito israeliano e uno squadrone di droni d’attacco.

Il servizio di Channel 12 è stato trasmesso poche ore dopo che Hezbollah aveva annunciato di aver preso di mira due volte nello stesso giorno la base militare israeliana di Kirya a Tel Aviv, sede del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore, della War Room e del Centro di comando e controllo dell’Aeronautica Militare.

Attacchi sempre più intensi dell’Asse della Resistenza

Mercoledì scorso, Hezbollah ha rivendicato un attacco con droni alla base israeliana di Amos, un importante snodo di trasporto e prontezza tecnologica per la regione settentrionale di Israele, situato a 55 chilometri dal confine tra Libano e Israele.

Secondo Channel 12, il 61 percento dei droni lanciati verso Israele proveniva dal Libano, mentre il resto proveniva principalmente dall’Iraq e dallo Yemen.

Mentre le difese aeree israeliane sono alle prese con gli attacchi sempre più intensi dell’Asse della Resistenza, le forze di terra provano a spingersi più in profondità nel territorio libanese meridionale, ma stanno incontrando una forte resistenza da parte di Hezbollah.

Secondo la sala operativa di Hezbollah, dall’inizio dell’invasione via terra, il 1° ottobre, sono stati uccisi oltre cento soldati israeliani e più di mille sono rimasti feriti, oltre alla distruzione di decine di carri armati e veicoli militari. 

di Redazione

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