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Asse della Resistenza nel dopo Siria

Asse della Resistenza – Gli sviluppi in Siria sono tra i temi principali discussi negli ambienti politici e mediatici. Il ruolo e l’influenza dei vari attori nel verificarsi di questo evento, presenta molti aspetti discutibili. A causa della velocità degli sviluppi, è quasi impossibile fornire un’analisi completa che possa spiegare i vari e complessi aspetti di questo evento sulla base dei fatti esistenti, perché molti dei fattori scatenanti restano sconosciuti. La formazione di nuovi “interessi” in Siria, nella regione e nel sistema internazionale, possono aiutare in larga misura a ottenere un quadro chiaro degli eventi che hanno portato alla rapida caduta di Bashar al-Assad.

Uno dei dibattiti attorno al quale vengono fatti numerosi commenti nell’ambiente politico interno ed estero è la questione della caduta di Bashar al-Assad e le sue conseguenze sulle politiche regionali dell’Iran e sull’Asse della Resistenza. Alcuni analisti ritengono che la caduta di Assad causi un grave danno alle politiche dell’Iran nella regione e l’indebolimento dell’Asse della Resistenza, prevedendo un futuro incerto per raggiungere gli obiettivi del Fronte della Resistenza nella regione. Per rispondere a questa domanda è necessario esaminare il concetto di Asse della Resistenza, le politiche regionali dell’Iran e lo status futuro di questo Asse.

Asse della Resistenza: concetto al di là di un governo o di una persona

L’Asse della Resistenza è una rete di governi regionali e gruppi affini che si è formata con l’obiettivo di contrastare l’occupazione del regime sionista e l’influenza degli stranieri, in particolare degli Stati Uniti, sostenere le nazioni della regione e preservare l’indipendenza dei Paesi.

Contrariamente alle idee semplicistiche, l’Asse della Resistenza non dipende da una persona o da un governo specifico. Questo Asse si forma sulla base di un pensiero profondo e globale e di una convinzione basata sul sostegno popolare, e non scompare con i cambiamenti delle leadership dei governi.

Le politiche regionali dell’Iran e la strategia dell’Asse

L’Iran ha sempre cercato di prevenire l’influenza delle potenze straniere nell’Asia occidentale, sostenendo e rafforzando le capacità delle persone nella regione. Anche il sostegno al governo siriano fa parte di questa strategia. Questo sostegno non era solo in linea con gli obiettivi geopolitici dell’Iran, ma anche per mantenere l’equilibrio di potere nella regione, contrastare la diffusione del terrorismo e ridurre l’efficacia degli attori extraregionali.

A questo proposito, l’Iran ha dimostrato di avere la capacità di essere flessibile rispetto a diverse condizioni. Gli eventi negativi nella regione non possono creare un effetto decisivo nel portare avanti gli obiettivi dell’Asse della Resistenza.

Scoprire nuove opportunità da minacce apparentemente fragili, è una delle caratteristiche del pensiero su cui si fonda l’Asse.

La caduta di Bashar al-Assad: sfida o fallimento?

Sebbene la caduta di Bashar al-Assad possa rappresentare una sfida importante per l’Asse della Resistenza, non significa la sconfitta di tale realtà. La struttura a rete della Resistenza ha fatto sì che questo movimento funzionasse sempre sulla base della solidarietà ideologica e strategica, senza dipendere da una persona o da un governo in particolare.

L’Asse ha dimostrato di avere la capacità di utilizzare le potenzialità per realizzare i propri obiettivi, e piccoli e grandi cambiamenti non possono impedire il perseguimento di obiettivi strategici nella regione.

La caduta di Bashar al-Assad non significa un grave danno alle politiche regionali dell’Iran o la fine dell’Asse della Resistenza nella regione. In quanto attore importante e influente nella regione dell’Asia occidentale, l’Iran ha progettato e perseguito le sue politiche nella regione sulla base di obiettivi a lungo termine e capacità reali e potenziali.

Gli sviluppi degli ultimi tre decenni nella regione mostrano il fatto che i principi che governano le politiche regionali dell’Iran sono troppo forti per essere danneggiati dalla presenza o dall’assenza di governi o individui specifici.

Certamente, l’Asse della Resistenza rimarrà una forza efficace nel contrastare l’influenza degli stranieri e nel difendere l’indipendenza della regione. L’Iran continuerà a svolgere un ruolo determinante nella regione sfruttando l’insieme delle capacità a sua disposizione e facendo affidamento sull’esperienza e su strategie diverse.

di Redazione

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