Il vice ministro degli Esteri iraniano per gli Affari politici, Majid Takht-Ravanchi, ha affermato che l’acquisizione di armi nucleari non rientra nella dottrina difensiva dell’Iran, aggiungendo che Teheran ha rispettato i propri impegni nei rapporti con l’Aiea. Majid Takht-Ravanchi ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista rilasciata di recente a Radio Radicale.
“Siamo membri del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp)”, ha affermato l’alto diplomatico iraniano, aggiungendo che: “Le armi nucleari non hanno alcun posto nella dottrina di difesa del Paese. Numerosi rapporti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) dimostrano che l’Iran ha rispettato i suoi impegni al 100%”.
“La pressione massima dell’amministrazione Trump è continuata durante l’amministrazione Biden”, ha continuato, riferendosi alle enormi sanzioni illegali all’Iran imposte dalla precedente amministrazione di Donald Trump nel maggio 2018 dopo l’uscita illegale dall’accordo nucleare noto come Jcpoa.
“In tutti questi anni, la nostra posizione è stata coerente e trasparente. Siamo pronti a dialogare nel quadro del Jcpoa”, ha affermato Takht-Ravanchi.
Il vice ministro degli Esteri ha anche ricordato che gli Stati Uniti non partecipano più al Jcpoa. Ha poi continuato parlando della situazione in Siria, affermando: “Spetta al popolo siriano decidere che tipo di governo e come gestire il proprio Paese”. Ha inoltre affermato, a proposito delle minacce del regime israeliano contro l’Iran: “Il regime israeliano sa quali saranno le conseguenze di qualsiasi aggressione contro l’Iran”.
di Redazione
