Armi americane destinate all’esercito libanese; strategie ed ingerenze nel Paese dei Cedri
Non si ferma la “battaglia” a colpi di mosse strategiche e ingerenze, per chi deve armare il malmesso esercito libanese. Proprio questa mattina è giunto nel porto di Beirut un carico di armi destinato all’esercito libanese, composto da 72 cannoni del tipo M198, veicoli Humvees e 151 contenitori con oltre 25 milioni di bombe di artiglieria, mortaio e munizioni di vario tipo, come parte del programma di aiuti fornito dagli Stati Uniti.
Alla cerimonia di consegna, avvenuta nel porto di Beirut, hanno partecipato un alto rappresentante delle Forze Armate libanesi e l’ambasciatore degli Stati Uniti, David Hill, che ha sottolineato che “queste armi dovrebbero migliorare le capacità dell’esercito libanese nella lotta contro il terrorismo”.
In un comunicato, l’ambasciata degli Stati Uniti ha riferito che l’aiuto ha un valore di 25 milioni di dollari e che nel 2014, il Libano è stato il quinto più grande beneficiario di aiuti militari statunitensi.
Nel mese di settembre, Ali Shamkhani, segretario del Supremo Consiglio di sicurezza nazionale iraniano ha annunciato che l’Iran è pronta a fornire attrezzature per l’esercito libanese, per rafforzare la sua battaglia contro i gruppi terroristici.
Tuttavia, gli Stati Uniti hanno inviato un severo avvertimento ai funzionari libanesi subito dopo l’annuncio di un possibile aiuto iraniano per l’esercito libanese. Nel mese di novembre il governo americano aveva minacciato, direttamente e indirettamente, di trattenere tutti gli aiuti destinati all’esercito libanese e di bloccare la cooperazione per la sicurezza, se il Libano avesse violato le sanzioni contro l’Iran, accettando gli aiuti iraniani.
L’ultima volta che gli Stati Uniti hanno contestato una donazione per l’esercito libanese risale a due anni fa, quando l’ex ministro della Difesa Elias Murr e la coalizione del “14 marzo” – con a capo Hariri – hanno bloccato una donazione da parte del governo russo. Inoltre, l’Arabia Saudita ha annunciato nel 2013 che avrebbe fornito all’esercito libanese tre milioni di dollari per l’acquisto di armi ed equipaggiamenti dalla Francia, ma ad oggi nulla è stato concretizzato.
Resta forte la tensione in tutta la regione medio orientale, ma tutti i maggiori protagonisti sono consapevoli dell’elevata importanza strategica che ricopre il Paese dei Cedri nello scacchiere regionale. Da oltre 30 anni Stati Uniti ed Arabia Saudita, grazie agli ingenti finanziamenti devoluti alle massime cariche politiche e militari libanesi, impongono una propria linea politica al governo di Beirut.