Arabia Saudita. Satira e commedia mascherano la nuova rivoluzione femminile sul web
BanatYouTube, letteralmente le ragazze di YouTube, approdato sul Web il 3 giugno, rappresenta la nuova frontiera delle idee innovatrici delle ragazze saudite, una tendenza positiva per l’Arabia Saudita: attraverso la satira e la commedia BanatYouTube si propone di affrontare i temi tabù della società saudita, in primis la questione femminile.
Questi spettacoli sono al di là del controllo delle produzioni multimediali da parte del governo, e sono utilizzati come piattaforme per trattare tutti gli argomenti proibiti e segreti in una società che si conosce molto poco, tranne ciò che il regno sceglie di rivelare.
L’utilizzo di queste piattaforme ha spinto però i funzionari sauditi a emanare una legge che regola i video postati su YouTube, e pone il sito sotto il controllo del governo, allarmando i giovani, che hanno una forte presenza su YouTube.
Già lo scorso anno uno spettacolo analogo, YouTube “Bambi”, che ha avuto grande successo soprattutto perché ha rotto con le tradizioni della società saudita, è stato proibito dalle autorità, che hanno interrotto lo show condotto dal saudita Youssef Ahmed. La trasmissione è stata sospesa senza alcuna spiegazione dopo solo tre video, di cui uno sulla necessità di un’istruzione aperta, uno sulla disoccupazione e l’ultimo sulle donne al volante, episodio quest’ultimo che ha raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni in circa una settimana.
La “nuova rivoluzione mediatica” di BanatYouTube con ogni probabilità dovrebbe durare in Arabia Saudita, in quanto Sahi Channel, specializzato nella produzione di contenuti di YouTube locale, ha impostato il suo nuovo spettacolo ponendo le luci sulle questioni femminili attraverso la satira e la commedia per affrontare alcuni tabù nella società conservatrice del regno.
A condurre il programma è Amira al-Abbas, personaggio mediatico saudita: una sfida alle autorità di Riad, che monitorano i canali tradizionali sul Web e hanno ostacolato l’avvio dell’iniziativa fin dagli inizi, dall’annuncio del programma a febbraio scorso, quando Sahi ha pubblicato questo annuncio di reclutamento promozionale “una donna decente con talento nella recitazione e non timida davanti alla fotocamera, di età inferiore a 20 anni”. In altre parole il programma è stato preso di mira da una campagna feroce ancor prima di nascere.
Lanciato ufficialmente il 3 giugno nell’ambito di applicazione della rete televisiva Kawarir, il canale YouTube è iniziato con lo spettacolo BanatYouTube. Nel primo episodio, Amira al-Abbas ha discusso la campagna denigratoria che aveva come obiettivo il canale ancora prima che iniziasse la trasmissione. Ha anche citato alcuni tweets offensivi che hanno accusato l’annuncio di reclutamento per una donna ospite di “promuovere la prostituzione e la decadenza morale”.
BanatYouTube è uno spettacolo diretto da Mounir al-Amri, che ha promesso ai suoi spettatori di concentrarsi sulle questioni che interessano la società saudita, principalmente donne, tra cui la disoccupazione, la guida, le molestie sessuali sul luogo di lavoro e in altri luoghi… sempre con un approccio satirico o comico che dovrebbe bypassare l’esame critico delle autorità saudite.