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Angelina Jolie chiede solidarietà per il popolo yemenita

L’Ambasciatrice dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Angelina Jolie, martedì ha espresso solidarietà internazionale con il popolo yemenita. La Jolie ha scritto sul suo account Instagram: “Oggi sono a Sanaa e sto incontrando altre famiglie yemenite che sono state sfollate a causa del conflitto”. Ha sottolineato che più di quattro milioni di yemeniti sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa della violenza, vivono all’interno del paese da sfollati e più della metà di loro sono bambini.

L’ambasciatore delle Nazioni Unite ha anche pubblicato e commentato alcune foto da un sito per sfollati interni nel nord di Sanaa, affermando: “Il sito ospita attualmente circa 130 famiglie yemenite. Solo 20 di queste famiglie ricevono razioni di cibo e anche per queste famiglie più vulnerabili le razioni sono limitate. Tutti gli insegnanti lavorano senza paga, camminano tre ore al giorno per andare a scuola e tornare a casa. I bambini spesso vengono a scuola senza aver mangiato niente”.

La Jolie ha visitato anche la provincia di Lahj nel sud del Paese, dove ci sono 35 famiglie sfollate. Il campo temporaneo è privo di tutti i servizi di base e la fonte d’acqua più vicina si trova a 15 km di distanza. Non ci sono servizi igienici o docce e la maggior parte dei bambini che vivono qui non va a scuola”.

Angelina Jolie: Spero che questa solidarietà si estenda al popolo yemenita

Angelina Jolie ha criticato nel suo post il predominio di conflitti e guerre sui titoli delle principali notizie. “Ma questi titoli possono portare a molta solidarietà internazionale, e spero che questa solidarietà si estenda al popolo yemenita”, ha concluso.

D’altra parte, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha pubblicato il seguente commento sul post di Angelina Jolie:

“In qualità di Unhcr, chiediamo a tutte le parti in conflitto di:

  • Rispetto e adesione al diritto umanitario internazionale.
  • Creare un passaggio sicuro per i civili che cercano di fuggire dalle aree di conflitto.
  • Fornire aiuti umanitari a tutti coloro che ne hanno bisogno.
  • Firma di un accordo di pace per porre fine al conflitto.
  • Indirizzare un appello urgente alle Nazioni Unite per aumentare i suoi aiuti, che ammontano solo al 9%”.

di Redazione

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