Anche la Cisgiordania ad un passo dalla guerra
La Cisgiordania sembra ripiombata nei giorni dell’Intifada del 1987, giorni in cui le proteste e gli scontri coinvolsero tutti i Territori occupati, lasciandosi dietro una spaventosa scia di sangue made in Israel. A distanza di 27 anni, malgrado non si parli – ma nei fatti lo è – di terza Intifada, si vive una consapevolezza ed una rabbia diversa.
Il popolo palestinese, tradito puntualmente dalla sua leadership politica e massacrato dall’occupazione israeliana, sembra aver percepito che è giunto il momento opportuno per farla finita con questa agonia a cui è rilegato da oltre 60 anni. Se le tensioni, le proteste e gli scontri hanno da sempre scandito le giornate dei palestinesi della Cisgiordania, in questi ultimi giorni le armi della resistenza stanno prendendo il posto dei sassi dell’Intifada.
Le Brigate al-Nasser Salah al-Din, l’ala militare dei Comitati di resistenza popolare, hanno riferito oggi che i suoi combattenti hanno ucciso un soldato israeliano nei pressi di Nablus, nel nord della Cisgiordania. In una dichiarazione rilasciata da Gaza, il gruppo ha affermato che i combattenti hanno aperto il fuoco contro una jeep militare israeliana da una distanza ravvicinata vicino l’insediamento di Itamar, ad est di Nablus.
Il gruppo ha avvertito che le operazioni militari continueranno in Cisgiordania in risposta alla continua aggressione israeliana contro il popolo palestinese.
Sempre questa mattina, i militanti delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa hanno rivendicato l’attacco armato contro il checkpoint israeliano di Qalandia, causando il ferimento di diversi soldati israeliani. Forti tensioni si registrano in tutta la Cisgiordania, con decine di migliaia di persone che continuano le loro proteste contro l’aggressione israeliana sulla Striscia di Gaza, che negli ultimi 18 giorni ha portato alla morte di 985 palestinesi.
Mentre gli scontri si allargano a macchia d’olio in tutta la Cisgiordania, migliaia di palestinesi rivolgono l’ultimo saluto ai nove martiri uccisi ieri dai soldati israeliani.