America Latina: emergenza virus Zika, causa gravi malformazioni ai neonati
Ed è di nuovo emergenza virus dopo quello di Ebola che nel 2015 ha fatto registrare quasi 11mila morti. La nuova minaccia è rappresentata dal virus Zika che ha colpito principalmente il Brasile e la Colombia. Ma la lista dei Paesi a rischio è ben più lunga. Infatti gli esperti americani segnalano ben 22 Paesi dove la presenza di Zika è possibile, e invitano le donne incinte a non recarsi in quei luoghi. Il suo legame con la microcefalite fetale è quasi certo: solo in Brasile si contano 3893 casi sospetti di microcefalite causata dal virus, mentre in Colombia – al momento – si ha la conferma di un caso solo. Tuttavia, il governo sconsiglia alle donne di rimanere incinte almeno fino al prossimo luglio, “in considerazione della fase nella quale si trova l’epidemia e dei rischi esistenti”.
Stesse precauzioni vengono tenute in considerazione anche dalle autorità colombiane e del Salvador ma per un periodo ancora più lungo, ovvero fino al 2017. Misure drastiche che se messe in atto potrebbero avere conseguenze per l’equilibrio demografico del Paese. La soglia di attenzione è talmente alta che persino negli Stati Uniti gli esperti dei centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (Cdc) consigliano alle future mamme, che sono state in quei luoghi dove la presenza del virus è accertata, di sottoporsi a dei controlli per verificare il possibile contagio.
Il virus Zika è stato individuato per la prima volta in Uganda nel 1947, diffusosi inizialmente in Africa e Asia dopo un’epidemia in Micronesia nel 2007, potrebbe essere arrivato nel subcontinente sudamericano fra il 2014 e il 2015 attraverso l’isola di Pasqua. A tracciare il possibile percorso dell’agente infettivo la rivista medica The Lancet, la quale ipotizza una eventuale emergenza sanitaria nel corso del 2016.
Quali i rischi per la popolazione: l’epidemia comporta un’alta percentuale di nascituri affetti da microcefalite e altre gravi malformazioni, inoltre gli esperti brasiliani non escludono che l’infezione virale possa causare negli adulti la Sindrome di Guillaume-Barre. Una malattia che provoca una paralisi progressiva agli arti e può causare complicanze potenzialmente letali.
Non esiste allo stato attuale una cura per l’infezione da virus Zika, che è trasmesso dalle zanzare Aedes Aegypti, responsabile anche di denguee chikungunya, (malattia virale caratterizzata da febbre alta). Entrambe le infezioni hanno portato il governo brasiliano a raddoppiare gli sforzi per la ricerca di un vaccino. “Siamo in contatto anche con laboratori internazionali per cercare di svilupparlo in tempo record”, ha assicurato il ministro della Sanità, Marcelo Castro.