Ambasciata americana trama contro il Libano
L’ambasciata americana in Libano ha bloccato la creazione di un ponte aereo umanitario tra Baghdad e Beirut, insistendo invece sul fatto che qualsiasi aiuto umanitario per gli sfollati venga consegnato tramite la Giordania “prima per l’ispezione”, secondo un rapporto del quotidiano libanese Al-Akhbar.
Secondo quanto riferito, Washington ha anche minacciato di sanzioni la compagnia aerea nazionale libanese, Middle East Airlines, se i suoi aerei fossero stati utilizzati per trasportare i feriti dell’attacco terroristico israeliano che ha causato l’esplosione di cercapersone in tutto il Paese.
Inoltre, l’ambasciata americana in Libano riceve dall’Associazione internazionale del trasporto aereo un “manifesto quotidiano” di tutti i passeggeri che transitano nell’aeroporto di Beirut.
Dall’espansione della guerra tra Stati Uniti e Israele contro il Libano, l’Iraq è diventato uno dei principali fornitori di aiuti umanitari via terra al Libano. Tuttavia, la distruzione da parte di Israele della strada principale che collega il Libano alla Siria ha ostacolato tali sforzi.
Cosa trama l’ambasciata americana in Libano?
Mentre Washington continua a intromettersi nella politica interna di Beirut, l’ambasciata statunitense è dietro ai “misteriosi” lavori stradali nella zona di Dbayeh, a nord di Beirut. I bulldozer hanno iniziato all’inizio dell’aggressione israeliana ad aprire un passaggio tra la strada marittima adiacente alla caserma Al-Fuhoud delle Forze armate libanesi a Dbayeh e il mare. Dopo che alcuni residenti hanno iniziato a sospettare di questi lavori e hanno chiesto all’esercito informazioni sulla loro natura, l’istituzione militare ha negato qualsiasi conoscenza della questione.
Anche il Ministero dei Lavori pubblici e dei trasporti libanese ha negato di essere a conoscenza dei lavori. Secondo il rapporto di Al-Akhbar, i lavori sono stati intrapresi su richiesta dell’ambasciata statunitense con “l’approvazione implicita” del comando dell’esercito libanese per “preparare l’evacuazione” dei cittadini statunitensi.
La notizia arriva subito dopo un’operazione di un commando israeliano che ha visto circa due dozzine di soldati sbarcare nella città di Batroun, nel nord del Libano, per rapire un capitano di mare civile che Beirut afferma stesse “ricevendo la sua istruzione in un istituto civile”. Con l’appoggio della marina tedesca, le forze israeliane hanno preso l’uomo, identificato come Imad Amhaz, e sono fuggiti di nuovo in mare usando motoscafi.
di Redazione