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Nasrallah: “Il tempo in cui avevamo paura di un attacco israeliano è finito”

di Giovanni Sorbello

In occasione della Giornata dei leader Martiri Sayyed Abbas Mousawi, lo sceicco Ragheb Harb e Hajj Imad Moghniyeh, Hezbollah ha tenuto questo pomeriggio una cerimonia al complesso Sayyed Shuhada’a nel sobborgo meridionale di Dahiye a Beirut, con lo slogan: “Verso la Palestina”.

E’ intervenuto il Segretario Generale di Hezbollah Sua Eminenza Sayyed Hassan Nasrallah che, dopo aver salutato il popolo libanese ha dichiarato: “In questo giorno ricordiamo i nostri martiri Sayyed Abbas Mousawi, Ragheb Harb e Hajj Imad Moghniyeh”. Dopo trenta anni la Resistenza si trova su un terreno solido e stabile, abbiamo già raccolto le prime vittorie, quella del 2000 e quella del 2006.

Nasrallah dichiara che la Resistenza ha cambiato gli equilibri e le strategie nella regione, Israele ci teme e dovrà pensarci milioni di volte prima di attaccarci.

Abbiamo aiutato moralmente e materialmente la Resistenza palestinese e continueremo a farlo in futuro, non a caso lo slogan che abbbiamo voluto dare a questa giornata è “Verso la Palestina”, ha aggiunto Sayyed.

Nasrallah ha voluto salutare la valorosa e pacifica Resistenza nel Bahrain, augurandosi che si possa arrivare a un dialogo nazionale tra regime e l’opposizione, vittima di una violenta repressione.

Per quanto riguarda l’attentato in Bulgaria il Segretario Generale afferma che è l’ennesima dimostrazione della volontà e dell’obiettivo di Israele, ed è quello di fare pressione sulla comunità internazionale affinchè inserisca Hezbollah nella lista dei gruppi terroristici.

Nasrallah avverte Israele che la Resistenza non rimarrà con le mani in mano, in caso di attacco al Libano. E’ finito il tempo in cui avevamo paura di un attacco israeliano durante le nostre feste. Siamo pronti a qualsiasi conflitto, ciò che ci serve lo abbiamo già. Un boato del pubblico accoglie questa dichiarazione del Segretario Generale.

Per quanto riguarda l’assassinio del comandante Imad Moghniyeh, Nasrallah dichiara che c’è ancora un conto aperto con Israele.

Sulla crisi siriana Nasrallah afferma che per nostra volontà siamo rimasti in una posizione neutrale, ma ciò non vuol dire che permetteremo di trasferire il conflitto siriano in Libano.

Il Segretario Generale ora si rivolge a Saad Hariri e dichiara: “Tu oggi vuoi disarmare Hezbollah, dimentichi che è stato tuo padre quando era primo ministro, a confermare per iscritto che le armi della Resistenza non si toccano. Anche tu  Saad Hariri, quando il tuo governo è caduto sei venuto da me a supplicarmi di farti primo ministro, assicurandomi che le armi della Resistenza non sarebbero mai state messe in discussione”.

L’intervento video di Hassan Nasrallah si conclude, la folta platea di invitati e dirigenti del partito saluta con un caloroso applauso il Segretario Generale, con la consapevolezza che questo grande uomo, a capo del più forte movimento di resistenza della storia, sta cambiando gli equilibri e le sorti di una gran fetta di mondo.

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