Al-Kaabi: in caso di guerra assisteremo alla fine di Israele
Nel corso di un incontro a Teheran con il dottor Ali-Akbar Velayati, consigliere supremo negli affari internazionali della Guida suprema iraniana (Ayatollah Khamenei), Hujjat al-Islam al-Kaabi, leader di Harakat Hezbollah al-Nujaba, ha sottolineato la forte relazione tra al-Nujaba e i gruppi della Resistenza Islamica palestinese. Al-Kaabi ha sottolineato che il regime sionista segnerà la sua fine se avvierà una guerra contro la Resistenza.
Secondo il Communication and Media Affairs Center di al-Nujaba in Iran, Hujjat al-Islam Akram al-Kaabi ha incontrato la scora settimana il dottor Ali-Akbar Velayati. Nel corso del suo incontro, Hujjat al-Islam al-Kaabi ha sottolineato la pressione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sui governi regionali per raggiungere un compromesso con il regime sionista.
A questo proposito, il segretario generale di al-Nujaba ha osservato: “La Resistenza Islamica irachena e al-Nujaba si opporranno alla politica di normalizzazione delle relazioni con il regime sionista. Abbiamo forti legami con i gruppi palestinesi e Gerusalemme è la chiave della nostra Resistenza. Pertanto, non negheremo alcun aiuto o sostegno ai palestinesi”.
Hujjat al-Islam al-Kaabi ha sottolineato la debolezza e il declino del regime sionista e ha aggiunto: “Crediamo che se Israele entrerà in guerra, commetterà un errore strategico e i gruppi della Resistenza Islamica di Palestina, Libano, Iraq e Iran raggiungeranno Gerusalemme, e poi, proprio come ha promesso il leader supremo Khamenei, pregheremo a Gerusalemme”.
Al-Kaabi condanna ruolo di Arabia Saudita ed Emirati
Il comandante in capo della Resistenza Islamica irachena ha poi sottolineato il ruolo distruttivo dei regimi saudita e degli Emirati nella regione e in Iraq, osservando: “Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Muhammad bin Salman, sta conducendo una brutale guerra in Yemen, creando sedizione in Libano e sostenendo Daesh e altri gruppi terroristici in Iraq e Siria. In Iraq, Muhammad ibn Zayed, il principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti, ha il compito, datogli da Trump, di utilizzare i servizi di intelligence emiratini per fomentare divisioni e instabilità”.
In conclusione, Hujjat al-Islam al-Kaabi ha descritto il sangue dei martiri come un faro luminoso del percorso di lotta e ha detto: “A causa delle benedizioni al sangue di martiri come Qassem Soleimani, l’Asse della Resistenza Islamica si è unito e allargato. Ora, la Resistenza non è limitata a un solo Paese, ma i suoi semi sono cresciuti in Iraq, Yemen, Afghanistan, Siria, Pakistan e così via”.
di Yahya Sorbello