Afghanistan verso governo di unità nazionale
Afghanistan – Il presidente afghano, Ashraf Ghani e il suo rivale politico Abdullah Abdullah, hanno raggiunto un accordo per formare un governo di unità nazionale, secondo quanto riferito dai media nazionali.
L’ex capo esecutivo non sfiderà più né metterà il veto alle decisioni importanti delle autorità. Ghani sarà riconosciuto come presidente da Abdullah. Secondo i media afghani, ad Abdullah verrà assegnato il ruolo di leader nel processo di pace della nazione, mentre il suo ruolo all’interno del governo verrà rivelato in seguito.
Sia Ghani che Abdullah, ex amministratore delegato, si considerano i leader dell’Afghanistan in seguito alle contestate elezioni del settembre scorso. Ghani è stato costretto a condividere la poltrona con Abdullah, che ora sarà responsabile della metà delle posizioni nel Gabinetto dei Ministri. Le parti firmeranno l’accordo di condivisione del potere nei prossimi giorni.
Afghanistan e Imperialismo Usa
Sono trascorsi 19 anni, le guerre si sono succedute alle guerre, e Washington stenta sempre di più a imporre il proprio dominio a un mondo divenuto multipolare. Dalle crisi sanguinose scatenate dagli Usa e dai suoi alleati del Golfo, sta emergendo un nuovo Medio Oriente che stravolge gli antichi equilibri funzionali a Washington e Riyadh con i loro satelliti, e dai confini dell’Europa, passando per l’Asia Centrale e fino al Pacifico, la rinnovata forza di Mosca e soprattutto l’affermarsi di Pechino, stanno mettendo in discussione l’ordine e l’egemonia dello Zio Sam.
L’Afghanistan è cerniera fra Medio Oriente e Asia Centrale. Il suo territorio confina con le aree di influenza cinesi e russe, è oggetto dell’eterna contrapposizione fra India e Pakistan, ed ha una lunga frontiera con l’Iran, il fulcro dell’odierno ribaltamento dell’antico status quo mediorientale tanto caro all’Imperialismo.
di Redazione