Cultura

Il teatro di Astana al centro del mondo

di Redazione

Il Kazakhstan troppo spesso viene visto come un Paese lontano, oltre che geograficamente anche culturalmente. Un errore, perché la nazione del presidente Nazarbayev continua la rinascita culturale.

Sarà il 21 ottobre la prima stagione del teatro dell’Opera di Astana. Un evento straordinario, che vedrà l’”Attila” di Giuseppe Verdi come spettacolo d’esordio.

Oltre al maestro Valery Gergiev, del Mariinsky di San Pietroburgo, anche l’italiano Pier Luigi Pizzi, del teatro dell’Opera di Roma, a dimostrazione dei buoni rapporti tra i due Paesi.

Il primo di numerosi eventi, che vedrà coinvolti i maggiori direttori d’orchestra dei principali teatri del mondo, per rappresentare delle opere storiche. La Scala, il Covent Garden, la Scottish Opera e l’Opera National de Lyon sono solo degli esempi dei maggiori teatri europei.

Il teatro di Astana è composto da quattro edifici, costruiti su un area di 64,163 metri. Una capienza di 1500 posti, che permetterà di godere delle bellezze dell’opera classica.

L’idea, realizzata dall’architetto italiano Renato Archetti, ha voluto riprendere il tipico stile italiano, con un parterre e tre livelli laterali di galleria.

L’Astana Opera sarà composta da un orchestra e da un gruppo di ballo, che avranno a disposizione sale di prova all’avanguardia.

Sarà presente anche una scuola di ballo, dove i giovani del Kazakhstan potranno approcciare a questa disciplina, con insegnati di caratura mondiale.

E’ solo un primo traguardo di un processo culturale in continua espansione, che il presidente Nazarbayev vuole perseguire per lo sviluppo del Paese.

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