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Afghanistan, civili giustiziati dalle Sas inglesi

Afghanistan – Un’unità “canaglia” Special Air Service dell’esercito britannico (Sas) è stata accusata di svolgere missioni notturne in cui hanno giustiziato civili nei villaggi afghani tra il 2010 e il 2013. Secondo i documenti giudiziari visti da The Sunday, l’unità Sas ha ucciso oltre 33 afghani in 11 diversi raid notturni. 

Le prove di questi crimini erano state precedentemente trattenute da un procedimento giudiziario in corso presso il Tribunale, spingendo un giudice a chiedere spiegazioni al segretario alla Difesa britannico Ben Wallace

I documenti mostrano che agenti della Sas hanno falsificato i rapporti di missioni in Afghanistan e che i membri del governo britannico hanno cercato di mantenerli segreti. In un caso sotto inchiesta, il 16 febbraio 2011 l’unità Sas arrivò a bordo di un elicottero Chinook nel villaggio di Gawahargin nella provincia meridionale di Helmand, per arrestare un presunto terrorista di nome Saddam, sospettato di essere membro di un gruppo che stava pianificando attentati. 

L’unità fece irruzione nella sua casa ma i membri della famiglia, incluso il fratello diciannovenne Saifullah, uscirono nella notte con le mani in alto. I militari inglesi legarono donne e bambini e gli misero dei cappucci neri in testa, trattenendoli in una parte del piccolo complesso. Nei minuti seguenti si udirono degli spari. Alla fine del raid tutti i componenti della famiglia furono uccisi a sangue freddo dalle Sas.

Nel 2013, un parente della famiglia sterminata fece causa al governo britannico per detenzione illegale e maltrattamenti. Nel marzo 2014, la sezione investigativa speciale della Royal Military Police, che riteneva che le affermazioni fossero sufficientemente serie, decise di avviare un’indagine. Ad oggi, nessun componente dell’unità Sas ha subito provvedimenti per l’orrenda strage compiuta.

di Redazione

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