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Cresce il sostegno internazionale per uno Stato palestinese sovrano

Un recente sondaggio condotto da Press Tv sulla propria pagina Facebook rivela il crescente supporto alla causa palestinese e, in particolare, al riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente da parte dell’opinione pubblica internazionale. Alla domanda posta sul riconoscimento dello Stato palestinese è seguito un interessantissimo dibattito che ha coinvolto centinaia di utenti da ogni parte del mondo e la stragrande maggioranza di essi si è detta a sostegno di una Nazione Palestinese indipendente e sovrana e ha auspicato il ritiro di Israele dai Territori Occupati.

Gli utenti hanno affrontato anche il tema dei prigionieri palestinesi, chiedendone l’immediato rilascio e hanno espresso la volontà che la comunità internazionale faccia pressione sul governo di Tel Aviv per mettere fine alle continue e impunite violazioni dei diritti umani ad opera del regime israeliano e per impedire l’espandersi degli insediamenti dei coloni nei Territori Occupati. E’ stato, inoltre, auspicato che Israele sia deferito a una Corte Penale Internazionale e che venga punito per crimini contro l’umanità.

Il dibattito è seguito alla recente mozione approvata dal Parlamento britannico il 13 ottobre con una votazione a favore del riconoscimento di una Stato palestinese indipendente di 274 contro 12 contrari. La mozione non vincolante presentata al governo britannico, nonostante l’assenza di un gran numero di deputati, ha avuto un importante peso simbolico, al punto da attirare veementi critiche da parte del governo israeliano. L’ambasciatore britannico in Israele, Matthew Gould, ha dichiarato che dopo l’ultima offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza l’opinione pubblica sia in Gran Bretagna quanto a livello internazionale ha duramente condannato Israele.

Anche Stefan Lofven, primo ministro svedese, il 3 ottobre durante il discorso di insediamento ha dichiarato che il suo governo riconoscerà formalmente la Palestina come Stato Sovrano. Non si è fatta attendere la replica degli Usa, storici alleati e sostenitori del regime di Tel Aviv, che si sono affrettati a definire “prematuro” l’atto di riconoscimento ad opera del governo svedese. Va ricordato che Il 29 novembre 2012, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato per aggiornare lo status della Palestina a Stato osservatore non-membro. I palestinesi stanno cercando di creare uno Stato indipendente sul proprio territorio che comprenda la Cisgiordania, Gerusalemme Est e la Striscia di Gaza, e chiedono che Israele si ritiri dai Territori Occupati, ma Tel Aviv si rifiuta di rientrare entro i confini del 1967, anzi, continua ad annettere vaste porzioni di territorio palestinese con l’espansione delle colonie illegali.

di Manuela Comito

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