Perché l’Iran è importante per la Siria?
Iran – Il nuovo ministro degli Esteri siriano, Faisal Mekdad si è recato a Teheran per il suo primo viaggio all’estero da quando è stato nominato alla carica meno di un mese fa. Ha incontrato la sua controparte iraniana Javad Zarif e altri alti funzionari iraniani.
Quando Walid Muallem morì il 15 novembre, il presidente Bashar al-Assad nominò Mekdad al suo posto. Durante un incontro tra Mekdad e Zarif, sono stati discussi i legami bilaterali e regionali e anche la lotta congiunta al terrorismo. Sottolineando le relazioni strategiche e di ampio respiro, le due parti hanno espresso la volontà di rafforzare i legami bilaterali e multilaterali a tutti i livelli, compreso il commercio.
Mekdad, esprimendo il suo apprezzamento per il sostegno iraniano alla Siria di fronte al terrorismo e al fondamentalismo appoggiati dall’estero, ha sottolineato le azioni insolite degli Stati Uniti nella regione che hanno portato a un’escalation delle tensioni. Ha aggiunto che tali azioni rappresentavano la preferenza degli interessi israeliani nella regione rispetto a quelli statunitensi.
Il ministro siriano ha anche sottolineato la forte volontà del suo Paese di continuare la battaglia antiterrorismo, aggiungendo che la cooperazione di Damasco e Teheran è stata fondamentale e rappresenta un passo verso il ripristino della pace e della stabilità nel paese arabo.
Il significato di Teheran per Damasco
Scegliere Teheran come destinazione della prima visita estera di Mekdad come ministro degli Esteri mostra che per la Siria i legami regionali e di sicurezza con l’Iran sono importanti più che con qualsiasi altro Paese.
Al momento, Siria e Iran sono i due principali alleati nella lotta tra Damasco e i gruppi terroristici. È stato grazie al sostegno iraniano che il Paese arabo è riuscito a sconfiggere i mercenari sostenuti dall’estero e ripristinare il controllo di gran parte dei territori che erano stati catturati all’inizio della guerra.
Mekdad ha visitato Teheran ancor prima del suo viaggio a Mosca, altro alleato a Damasco, per mostrare quanto la Siria punta sui rapporti con la sua alleata Repubblica Islamica.
I siriani si fidano degli iraniani
Oltre all’Iran, la Siria ha altri alleati come Russia e Cina con la quale mantiene importanti relazioni cordiali. Nonostante i forti legami politici con la Siria, le società russe e cinesi non hanno avuto negli ultimi anni una presenza commerciale ed economica considerevole e decisiva nel Paese arabo. In altre parole, sebbene russi e cinesi siano importanti alleati politici e di sicurezza di Damasco, le loro aziende non hanno preso provvedimenti per incrementare i loro affari con il Paese alleato. La Siria del dopoguerra ha un disperato bisogno di ricostruzione delle infrastrutture economiche e questo significa che il suo bisogno di investimenti stranieri è raddoppiato.
Nonostante le sanzioni statunitensi, le aziende iraniane si sono dichiarate pronte ad unirsi alla ricostruzione della Siria dopo la guerra. Damasco sa bene che nel periodo della ricostruzione le aziende e i partner commerciali più affidabili sono gli iraniani che saranno presenti nel mercato siriano sfidando le sanzioni statunitensi.
Iran unico fedele alleato
La visita a Teheran dimostra bene che Damasco si sta preparando per tuffarsi nel dopoguerra e affrontare il processo politico. La Siria ha bisogno del continuo sostegno iraniano oltre al sostegno russo per avviare il suo processo politico. D’altra parte, nonostante la sconfitta dei terroristi, il territorio siriano delle alture del Golan rimane occupato dal regime israeliano che continua a intraprendere azioni militari sul suolo siriano, contrastate dalle difese aeree siriane. Purtroppo, gli attacchi israeliani hanno goduto della complicità russa che non ha mai attivato i propri sistemi di Difesa per contrastare i raid israeliani.
Per Damasco, Teheran rimane il principale e fedele sostenitore di fronte alle ostilità del regime israeliano.
di Yahya Sorbello