Palestina

Dahlan pronto a tornare in Palestina per le presidenziali

L’ex leader palestinese di Fatah, Mohammad Dahlan, si prepara a tornare dall’esilio per competere per la presidenza dell’Autorità Palestinese (Ap), ha rivelato Intelligence Online. Dahlan sta tentando di ottenere il sostegno popolare sul campo attraverso le sue critiche all’Autorità Palestinese, all’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) e alla decisione del presidente di Fatah, Mahmoud Abbas, di riprendere i rapporti con il regime sionista.

Intelligence online ha riferito che l”ex dirigente di Fatah fa da intermediario tra gli Emirati Arabi Uniti (Eau) e il regime occupante per normalizzare le relazioni. Ha anche sottolineato che ha ottenuto punti contro Abbas attraverso le sue critiche alla ripresa della cooperazione in materia di sicurezza con il regime sionista. 

Nel frattempo, il sito web ha rivelato che Dahlan ha avuto un ruolo nel ritiro dell’ufficiale di Fatah, Jibril Rajoub, dai colloqui di riconciliazione tenuti al Cairo, rivelando che Dahlan ha intensificato i suoi contatti con gli egiziani per contrastare la riconciliazione, che, in caso di successo, andrebbe a vantaggio dell’Autorità Palestinese. 

Il sito web rivela che Dahlan è considerato un potenziale successore di Abbas, sottolineando che la morte del negoziatore dell’Ap e dell’Olp, Saeb Erekat, il mese scorso ha eliminato uno dei suoi concorrenti.

Dahlan ha il sostegno di alcune forze palestinesi

Il sito web ha rivelato che l’ex leader di Fatah ha il sostegno di alcune delle forze palestinesi. L’agenzia stampa New Khalij ha rivelato che il conflitto Dahlan-Abbas risale ai tempi del defunto presidente Yasser Arafat, che si fidava di Dahlan quando l’Olp aveva sede a Tunisi. 

Quando l’Olp firmò gli accordi di Oslo e fu costituita l’Autorità Palestinese, Arafat incaricò Dahlan di istituire un apparato di sicurezza. Dopo la morte di Arafat, il conflitto è aumentato dopo che Hamas ha vinto le elezioni del 2006. 

Sia Abbas che Dahlan hanno continuato a scambiarsi accuse di corruzione e cattiva condotta fino al 2014, quando un tribunale palestinese in Cisgiordania ha incriminato l’ex leader di Fatah, condannandolo a due anni di carcere per aver “diffamato” Abbas, e tre anni di carcere per corruzione.

di Yahya Sorbello

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