Si prevede una crescita dell‘economia cinese del 2% nel 2020 e del 7,9% nel 2021, in contrasto con le economie dei suoi vicini regionali che si prevede si contrarranno, rivela la Banca Mondiale in un rapporto economico della regione Asia-Pacifico.
“Mentre si prevede che la Cina crescerà del 2,0% nel 2020, sostenuta dalla spesa pubblica, dalle forti esportazioni e da un basso tasso di nuove infezioni da Covid-19, ma controllata dal lento consumo interno, il resto dell’Asia orientale subirà una contrazione del 3,5%”, si legge nel rapporto. Un rapporto simile all’inizio dell’anno collocava le previsioni di crescita della Cina all’1%.
Il rapporto afferma che il tasso di crescita di quest’anno per l’intera regione, allo 0,9%, sarà il più lento dal 1967. Il rapporto ha attribuito questo rallentamento allo shock a catena della pandemia, all’impatto dell’economia sulle chiusure e alla conseguente recessione globale.
Inoltre, la Banca mondiale ha stimato che 38 milioni di persone nella regione rimarranno o cadranno nella povertà a causa della pandemia.
di Redazione
