Gaza, blocco israeliano affama la Striscia
Circa un milione di rifugiati palestinesi a Gaza si trovano ad affrontare gravi carenze alimentari a causa del continuo blocco dell’entità sionista. Il tutto viene aggravato dal taglio dei finanziamenti globali per l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.
In una dichiarazione rilasciata in occasione di un incontro con i media palestinesi, Jamal al-Khoudary, presidente del Comitato popolare per porre fine all’assedio di Gaza, ha affermato che “un vero calo” nel sostegno da parte dei donatori ha avuto “gravi ripercussioni sui rifugiati palestinesi a Gaza, in Cisgiordania e Gerusalemme“.
Il funzionario ha aggiunto che la decisione degli Stati Uniti di bloccare due anni fa i fondi, stimati in circa 360 milioni di dollari all’anno, per l’agenzia delle Nazioni Unite per i soccorsi e i rifugiati in Palestina nel Vicino Oriente (Unrwa) ha avuto un grave impatto sulle operazioni dell’agenzia. Inoltre, il blocco dell’entità sionista su Gaza dal 2006 ha portato a livelli vertiginosi di povertà e disoccupazione nell’area assediata.
La Striscia di Gaza è vittima un disumano assedio israeliano. Il blocco ha causato un declino del tenore di vita e livelli senza precedenti di disoccupazione e povertà inesorabile. Oltre a imporre il suo blocco, il regime sionista ha lanciato diverse guerre contro l’enclave costiera assediata.
di Redazione