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L’Impero potrebbe implodere lentamente

L’enorme peso delle manifestazioni di massa, qualunque sia la violenza provocata ai manifestanti, può alla fine consentire un po’ di aria fresca a un Impero morente. Sì, i martiri possono ed esistono anche negli Stati Uniti. Martiri come gente comune che si aggrappa ai loro ideali e non hanno perso ogni speranza di cambiamento. Trump ormai da anni si impadronisce del mantra Maga, quello di Make America Great Again, anche se sta facendo il contrario. La grandezza non sta nel potere e nell’esercito, ma nell’umiltà del governo.

Trump e gran parte dell’attuale governo stanno portando il Paese sempre più vicino a un vero e proprio stato di polizia autoritario altrettanto repressivo e soffocante come il suo alleato in Medio Oriente, Israele. Questo è il pensiero di molti americani. 

Trump e la farsa “Antifa”

“Antifa” non è affatto un’organizzazione, ma semplicemente chiunque rifiuta il fascismo, come dice l’acronimo: “antifascista”. L’amministrazione Trump, sostenendo falsamente che si tratta di una vera organizzazione, l’ha appena designata come un gruppo “terroristico”. I cosiddetti antifascisti sono semplicemente individui che difendono il diritto di protestare e impegnarsi nella disobbedienza civile nel perseguimento della “democrazia e della giustizia”. 

Un Impero in pericolo

In effetti, molti individui coinvolti nelle violenze di questi giorni negli Usa potrebbero persino essere state pagate dal governo per giustificare la violenza di strada e la repressione contro i manifestanti onesti da parte dei militari e della polizia. Chi, ad esempio, ha scaricato pile ordinate di mattoni nuovi di zecca agli angoli delle strade delle principali città americane? Sembra non i manifestanti, ma alcuni agenti nefasti.

Trump si è dimostrato incapace di approvare le politiche per affrontare le tre principali crisi che affrontano il Paese: la depressione economica, la pandemia di Covid-19 e infine l’omicidio di George Floyd, lo sfortunato uomo nero la cui vita è stata spazzata via da un poliziotto di Minneapolis. Trump ha persino accusato i governatori di diversi stati di essere troppo indulgenti con i manifestanti. 

Eventi scatenanti e la fine dell’Impero

Un analista dei media e geopolitico ampiamente riconosciuto, Laith Marouf, libanese residente in Canada, ha suggerito che se la spirale di violenza negli Stati Uniti dovesse continuare, potrebbe esserci una guerra civile e alla fine alcuni stati potrebbero decidere di lasciare l’unione! 

Per la maggior parte, tali idee sembrano un tratto radicale di pura fantasia, ma chi avrebbe potuto prevedere che l’omicidio di George Floyd, in un Paese in cui i neri sono spesso attaccati dalla polizia, avrebbe scatenato manifestazioni in tutto il mondo? L’omicidio dei Floyd è il proverbiale granello di sabbia che dà il via a una valanga di pericolosi cambiamenti? L’Impero potrebbe implodere lentamente.

di Yahya Sorbello

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