Usa istituiranno 4 basi militari nel Kurdistan iracheno
Gli Stati Uniti dovrebbero istituire quattro basi militari nella regione del Kurdistan iracheno. Delegazioni militari e politiche statunitensi si sono incontrate e hanno tenuto colloqui con il capo della regione del Kurdistan iracheno, Nechirvan Barzani e il primo ministro della regione, Masrour Barzani. I colloqui erano centrati sulla costruzione di quattro basi militari statunitensi in questa regione, secondo quanto riportato da Baghdad Today.
Le parti hanno discusso del processo di sostegno di Erbil alle truppe statunitensi, del rifiuto del loro ritiro dall’Iraq e della cancellazione di un accordo di sicurezza, nonché della cooperazione per la costruzione di quattro basi militari, inclusa la base di al-Harir nella regione del Kurdistan. Il rafforzamento delle relazioni diplomatiche, la cooperazione in campo politico ed economico e l’accelerazione dell’apertura del più grande consolato americano ad Erbil sono stati discussi durante gli incontri.
Dopo l’assassinio del tenente generale Qassem Soleimani da parte delle forze terroristiche statunitensi in Iraq, il parlamento iracheno ha votato per l’espulsione delle forze statunitensi dal Paese. Sembra che gli Stati Uniti in un altro atto sospetto e illegale stiano cercando di spostare le proprie forze nella parte settentrionale dell’Iraq, che rappresenta un’altra violazione della sovranità dell’Iraq. È necessario che il governo centrale iracheno chiarisca che le forze statunitensi devono lasciare tutte le parti del Paese e che l’espulsione dall’Iraq non significa collocare le loro forze nella regione del Kurdistan iracheno.
Kurdistan iracheno e regime sionista
Le dichiarazioni dei leader israeliani a favore del riconoscimento di un Kurdistan indipendente in territorio iracheno non rappresentano una novità dal momento che le parti sono in comunicazione da almeno cinquant’anni. Israele e curdi d’Iraq sono legati da una collaborazione in campo militare sin dagli anni ‘60 con il rifornimento di armi da Israele e training dei militari curdi (Peshmerga). Numerose sono le società israeliane per la sicurezza e le telecomunicazioni presenti nel nord dell’Iraq e Israele è un acquirente fidato del petrolio estratto dai curdi.
Lo Stato ebraico inoltre, non ha vincoli diplomatici con il governo centrale iracheno e pertanto può portare avanti transizioni commerciali con l’entità para statale curda senza temere crisi con Baghdad. Non saranno certamente considerazioni di carattere democratico o la genuina solidarietà con una minoranza ad aver portato i leader di Israele a rendere noto di voler riconoscere il Kurdistan! Interessi economici si perseguono nel progetto israeliano di balcanizzare Medio Oriente e Nord Africa, gettandoli nel caos proprio attraverso la manipolazione delle minoranze nella regione.
di Yahya Sorbello