Euro Schiavi svela i segreti e i meccanismi di questo sistema di potere e indica come porre fine legalmente a questo saccheggio. Euro Schiavi è una straordinaria opera di facile comprensione sia per chi si interessa di politica e finanza, sia per il lettore non specialista.
L’attuale crisi sistemica è stata causata non dalla finanza pubblica, ma da quella privata, che, con le sue speculazioni, ha creato circa 1,5 milioni di miliardi di titoli tossici. La gestione della crisi, però, viene affidata a uomini di quest’ultima, che ne fanno pagare il conto all’economia reale e ai popoli anziché alle grandi banche private di cui sono dirigenti.
L’incombente disastro socio-economico nasce dalla natura della moneta che usiamo tutti i giorni: la moneta-debito che crea più debito di quanto ne possa estinguere.
Il continuo crescere dell’indebitamento fa sì che cresca incessantemente la quota di reddito, privato e pubblico, che viene assorbita dalle banche per interessi passivi.
Ciò ha eroso i margini di rendimento fino a costringere le imprese a cessare o fallire. Questa è la causa dell’attuale recessione. Tasse, tagli, sacrifici sono del tutto inefficaci su questo meccanismo. Una truffa nella truffa.
Il sistema bancario crea la moneta a costo zero e senza copertura, e la presta a Stati e a privati contro interesse oltre all’obbligo di rimborso. Quindi si appropria, a spese della società, di questo valore, senza creare valore in cambio. Ma non contabilizza questo ricavo, detto “signoraggio”, e non vi paga sopra le tasse.
Da qui il buco nero che sta divorando le economie che usano moneta-debito. Ma anche una possibilità di soluzione pratica, che i governi dovranno considerare ben oltre la Modern Money Theory.
Euro Schiavi (Arianna Editrice, € 12,90)
di Redazione