Irgc: nessuna differenza tra europei e americani
Irgc – “Non vi è alcuna differenza tra europei e americani. Oggi gli europei hanno mostrato il loro vero volto quando hanno accusato l’Iran senza fornire una prova solida”, ha dichiarato ai giornalisti il comandante generale del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran (Irgc), Hossein Salami.
Reagendo alle accuse infondate dell’E3 – Francia, Gran Bretagna e Germania – nella loro recente dichiarazione che incolpa l’Iran per i raid contro gli stabilimenti petroliferi sauditi di Aramco, Salami ha dichiarato che l’Europa e gli Stati Uniti possono essere definiti identici, in particolare quei tre europei, da sempre in prima linea nel costruire bugie contro l’Iran.
Irgc: le menzogne dell’Europa
In una dichiarazione congiunta di martedì scorso, i leader di Francia, Germania e Regno Unito hanno fortemente condannato gli attacchi del 14 settembre alle strutture petrolifere Aramco di Abqaiq e Khurais e hanno attribuito la colpa a Teheran. “È chiaro per noi che l’Iran ha la responsabilità di questo attacco. Non c’è altra spiegazione plausibile”, si legge nella dichiarazione. “Supportiamo le indagini in corso per stabilire ulteriori dettagli”, ha aggiunto la dichiarazione.
Poche ore prima di rilasciare la dichiarazione, il presidente francese Macron aveva avvertito che “bisognava stare molto attenti nell’attribuire la responsabilità” per gli attacchi di Aramco. “Ci sono gruppi di indizi, ma questo bombardamento è un nuovo evento militare che cambia l’ecosistema della regione”, sottolineando che era necessaria cautela nel ripartire la colpa dell’attacco.
Attacco Aramco risposta all’aggressione saudita
Alla guida di una coalizione di alleati, l’Arabia Saudita ha invaso lo Yemen nel marzo 2015 nel tentativo di reinsediare l’ex presidente Abd Rabbuh Mansour Hadi, dimessosi a causa del malcontento popolare rifugiandosi a Riyadh. La guerra imposta inizialmente consisteva in una campagna aerea, ma in seguito è stato attivato un blocco navale e lo spiegamento sul terreno di mercenari. Inoltre, le forze armate della milizia fedeli ad Hadi, in linea con gli invasori, lanciano frequenti attacchi contro la popolazione yemenita. Si stima che l’aggressione abbia causato la morte di oltre 90mila yemeniti.
Un certo numero di Paesi occidentali, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in particolare, sono accusati di essere complici nell’aggressione in corso mentre riforniscono il regime di Riyadh con armi avanzate ed equipaggiamento militare, nonché assistenza logistica e di intelligence.
La vittoria di Ansarullah
La Resistenza yemenita di Ansarullah ha rivendicato il devastante attacco contro gli impianti del gigante petrolifero Saudi Aramco. Ansarullah ha affermato che il raid è arrivato in risposta alla brutale aggressione saudita contro il popolo yemenita.
di Giovanni Sorbello