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Venezuela, in 13 milioni firmano per la sovranità

Venezuela – Più di 13 milioni di venezuelani hanno firmato la petizione per proteggere la sovranità nazionale contro le sanzioni economiche statunitensi, ha annunciato sabato il presidente venezuelano Nicolas Maduro. “Estendo le mie congratulazioni alla grande marcia antimperialista del nostro popolo che ha riempito le strade di Caracas con un bellissimo atto di amore e patriottismo per fornire 13.287.742 firme per la pace e la sovranità nazionale”, ha scritto il leader venezuelano sul suo account Twitter.

Si noti che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres riceverà tutte le firme. La petizione è stata aperta per la firma il 10 agosto dopo che gli Stati Uniti hanno imposto un nuovo pacchetto di sanzioni economiche al Venezuela, dove risiedono circa 28 milioni di persone.

Il Venezuela ha subito una grave crisi sociale ed economica negli ultimi anni, accompagnata da una forte svalutazione della valuta nazionale – Bolivar. Il Fondo monetario internazionale prevede che l’inflazione sul Venezuela possa raggiungere il 10 milioni per cento entro la fine dell’anno. Le Nazioni Unite stimano che circa quattro milioni di persone abbiano già lasciato il Paese.

Venezuela, le tappe di un’aggressione imperialista

Il 23 gennaio scorso, il portavoce dell’Assemblea nazionale venezuelana Juan Guaido si è autoproclamato presidente del Paese. Il presidente venezuelano Nicolas Maduro l’ha descritto come un tentativo di colpo di Stato e ha annunciato l’interruzione delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti. Il 28 gennaio, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alla compagnia petrolifera statale venezuelana Pdvsa.

Guaido è stato riconosciuto come presidente ad interim dai Paesi del gruppo di Lima (ad eccezione del Messico), nonché dall’Albania, dalla Georgia, dagli Stati Uniti e dall’Organizzazione degli Stati americani. Diversi paesi dell’Ue si sono fatti avanti con il sostegno al parlamento venezuelano e hanno espresso la speranza di nuove elezioni per risolvere la crisi.

Maduro è stato sostenuto da Russia, Bolivia, Iran, Cuba, Nicaragua, El Salvador e Turchia. La Bielorussia e la Cina hanno chiesto di risolvere tutte le questioni con mezzi pacifici e hanno parlato contro ogni interferenza dall’esterno. Il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto il dialogo per risolvere la crisi.

di Giovanni Sorbello

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