8mila bambini reclutati da Boko Haram
Almeno 8mila bambini sono stati reclutati dal movimento terroristico Boko Haram nella regione del Lago Chad in Africa centrale, da quando ha lanciato la sua campagna di terrore nel 2009, ha riferito lunedì l’Onu.
Sylvester Tunde Atere, responsabile del progetto nazionale dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e i crimini (Unodc), ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che i bambini sono stati utilizzati dal gruppo nei ruoli di combattente e non combattente. “Il reclutamento e lo sfruttamento hanno un impatto duraturo sulla vita dei bambini”, afferma il funzionario delle Nazioni Unite.
“Oggi, riabilitare e reintegrare questi bambini pone sfide significative, non solo in considerazione del loro numero, ma anche a causa degli effetti traumatici intensi e duraturi”, ha aggiunto Sylvester Tunde Atere. L’Unodc ha accusato Boko Haram, gruppo terroristico affiliato a Daesh, di stuprare le ragazze adolescenti per poi costringerle a sposarsi.
L’Unicef ha avvertito che circa 49mila bimbi moriranno per malnutrizione nello Stato nigeriano del Borno assediato da Boko Haram, se non riusciranno ad ottenere cure e trattamenti adeguati.
“Se la risposta alla crisi non sarà ampliata velocemente, in media ogni giorno circa 134 bambini moriranno per cause legate alla malnutrizione acuta”, ha dichiarato Manuel Fontaine, Direttore Regionale Unicef per l’Africa Centrale e Occidentale, appena tornato da una missione nello Stato del Borno. “E’ necessario che tutti i partner e i donatori diano il proprio supporto affinché nessun bambino muoia. Nessuno può affrontare una crisi di tale portata da solo”. Dato che più aree nel nord-est della Nigeria cominciano ad essere accessibili all’assistenza umanitaria, l’allargamento della crisi nutrizionale che ha colpito i bambini inizia ad essere sempre più evidente. Chiediamo a tutti i nostri partner di unirsi nella risposta umanitaria e ai donatori di garantire risorse con urgenza.
Lo scorso anno, l’Unicef ha lanciato un appello per 55,5 milioni di dollari per rispondere alla crisi umanitaria nel nord-est della Nigeria, ma fino ad ora ha ricevuto soltanto 23 milioni di dollari, il 41%. La malnutrizione è un problema cronico in alcune aree del pianeta, come la fascia del Sahel, dove le condizioni ambientali rendono particolarmente scarsa la disponibilità di alimenti altamente nutritivi, ma può divenire un problema acuto anche in contesti di conflitto cronico, come l’est della Repubblica Democratica del Congo, o dopo una catastrofe naturale, a causa del rapido esaurimento delle scorte alimentari disponibili e della difficoltà a procurarne di nuove.
di Redazione