Cronaca

Salvini, al varo Decreto Sicurezza bis

Sarà il Decreto Sicurezza bis l’arma a disposizione del ministro dell’Interno Matteo Salvini che gli consentirà di risalire nei sondaggi che negli ultimi periodi lo hanno visto il leggera flessione. Quello che ormai è a tutti gli effetti il socio di maggioranza del governo guidato da un sempre più anonimo Giuseppe Conte ha rotto gli indugi e nelle due settimane che porteranno alle elezioni europee, vero redde rationem nel governo italiano, farà di tutto per sovvertire le sorti del futuro politico di un’Italia ferma, arrabbiata e rancorosa.

salvini-Legittima-difesaIl Decreto Sicurezza bis ideato da Salvini altro non è che una morsa che tenterà di restringere alcune libertà e tagliare definitivamente le gambe a certe Ong. L’articolo 1 punta a colpire le Ong introducendo multe salate per chi soccorre in mare. Per chi non si attiene alle norme – in particolare per chi non si conforma alle istruzioni dello Stato responsabile dell’area d’intervento – la sanzione va da 3.500 a 5.500 per ciascuno dei migranti trasportati. Nei casi più gravi è prevista la revoca della licenza. Pene che sarebbero la “soluzione finale” per l’attività delle navi umanitarie nel Mediterraneo.

L’articolo 2 ridisegna le competenze sul mare sottraendole al collega M5s Danilo Toninelli. Modificando il Codice della navigazione, infatti, si stabilisce che “il ministero dell’Interno può limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili o unità da diporto o da pesca nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica”. La competenza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti verrebbe così limitata alle sole finalità di sicurezza della navigazione e di protezione dell’ambiente marino.

L’articolo 3 “invade” il campo del guardasigilli Alfonso Bonafede quando modifica il codice di procedura penale estendendo ai reati associativi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sia la competenza delle procure distrettuali, sia la disciplina delle intercettazioni preventive, con l’obiettivo di contrastare a monte l’organizzazione di trasporti di migranti irregolari.

Si inaspriscono le pene verso coloro che aggrediscono le forze dell’ordine trasformando quelle che sono attuali contravvenzioni in delitti da codice penale, ma vi è anche l’ennesima sparata che riguarda la chiusura dei negozi che vendono prodotti derivati dalla canapa indiana e Thc allo 0,2%, prodotti testati dal ministero della Salute con tanto di avallo dei Nas che hanno certificato l’idoneità alla vendita.

Tre articoli che arrogano maggiori poteri al ministro dell’Interno che gode già di un potere vastissimo. Salvini è molto attento ai desiderata degli italiani che barattano la libertà in cambio di una sicurezza che li metta al riparo da un fantomatico nemico creato ad arte dal ministro leghista.

Ancora una volta si staglia l’atteggiamento di quella forza che una volta era maggioranza nel governo, quel movimento 5 Stelle che in un assordante silenzio ha lasciato via libera alle invettive di Salvini. L’unica voce è quella del ministro Di Maio che, testuale, si rammarica del fatto che: “Nel decreto Bis non vi è traccia delle politiche sui rimpatri”, come se invece tutto il resto fosse accettabile. I grillini sono costretti ad inseguire le marce elettorali del ministro dell’Interno per cercare di rimanere agganciati a quei posti di potere che già dal 27 di Maggio potrebbero traballare e non poco.

di Sebastiano Lo Monaco

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