Congresso mondiale delle famiglie: a Verona il circo dell’assurdo
Dal 29 al 31 marzo a Verona di terra il World Congress of Families (Wcf), un nome altisonante ed ambizioso per un evento che riunirà le più farneticanti istanze conservatrici, populiste e sovraniste che attualmente appestano il panorama politico italiano ed internazionale.
Una grande, enorme accozzaglia di movimenti e partiti che sostengono la famiglia naturale, l’indissolubilità del matrimonio e che combattono strenuamente unioni civili ed aborto. Un circo dell’assurdo, un rigurgito medievale che dai più improbabili pulpiti imbiancati di buon senso e moderazione, è in grado di partorire idee e dichiarazioni di una violenza retrograda inaudita.
Nonostante Palazzo Chigi abbia privato (con colpevole ritardo) la manifestazione del logo ufficiale della Presidenza del Consiglio, con la motivazione del rispetto delle unioni civili e del libero orientamento sessuale dell’individuo, il Congresso di Verona ha comunque ottenuto il patrocinio di Provincia, Regione e Ministero per la famiglia. Sono previsti gli interventi del presidente del Parlamento europeo Tajani, del ministro dell’Interno Salvini, del ministro dell’Istruzione Bussetti, del ministro per la Famiglia Fontana e della presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Un cast di tutto rispetto, non c’è che dire, dal quale scaturiranno perle di assoluto splendore intellettuale, destinate a rimanere incorniciate nella bacheca della storia del genio umano.
La destra al Governo si è organizzata la sua bella manifestazione di trogloditi mascherati da moderati, dalla quale prendono le distanze oltre al premier Conte e al vice premier Di Maio, anche esponenti del Carroccio, come il capogruppo della Lega al consiglio comunale di Verona Mauro Bonato, il quale si è dimesso proprio per esprimere il proprio dissenso alla manifestazione.
“È vergognoso che il mio Comune abbia dato il suo marchio, cioè quello della più importante istituzione vicina ai cittadini, a un convegno dove ci sono relatori che hanno usato parole agghiaccianti contro la dignità umana, contro le donne, contro gli omosessuali e contro gli uomini in generale. È agghiacciante che si dia il marchio pubblico a un tale evento.” ha tuonato Bonato dai microfoni di Radio Cusano Campus.
Le parole cui si riferisce Bonato sono innanzitutto quelle di Brian Brown, presidente della National Organization for Marriage, grande amico del premier ungherese Orban, che ha dichiarato che:” L’omosessualità è degradante per la natura umana. Essere gay distrugge il senso dell’essere umani”.
O anche quelle di Dimitry Smirnov membro del consiglio supremo della chiesa ortodossa russa, in seno alla quale è di fatto nato il Wcf, il quale si è espresso in tali termini circa l’aborto:”Chi sostiene l’aborto è cannibale, dev’essere spazzato via dalla faccia della terra”.
Si prevede dunque un triste, grottesco weekend all’insegna dell’oscurantismo e del disprezzo di lotte millenarie a favore del riconoscimento dei più basilari diritti umani.
di Massimo Caruso