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Profughi siriani lasciati morire nei campi curdi

Decine di profughi siriani sono morti di penuria in un campo nella provincia di Hasaka, controllato dai mercenari filo-Usa delle Forze Democratiche siriane (Sdf).

profughi-sirianiGli attivisti per i diritti umani hanno riferito ai media siriani che solo nelle ultime 24 ore, due donne e sette bambini sono morti per la mancanza di possibilità mediche e terapeutiche nel campo profughi di al-Hawl, nel sud-est di Hasaka.

Le fonti hanno aggiunto che quasi 14mila famiglie, composte da 47mile persone, vivono nel campo con una grave carenza di cibo, medicine e condizioni igieniche disarmanti, avvertendo che i bambini sono in condizioni critiche. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato che 73 rifugiati siriani sono morti nel campo di al-Hawl negli ultimi mesi, aggiungendo che due terzi di loro erano bambini.

Almeno 29 bambini e neonati sono morti nelle ultime otto settimane, principalmente a causa dell’ipotermia, mentre erano in viaggio verso il campo, ha riferito l’Oms in una dichiarazione all’inizio di febbraio. Lo scorso mese, circa 23mila persone, principalmente donne e bambini in fuga dalle ostilità nelle zone rurali vicino Deir Ezzor, hanno raggiunto il campo.

I profughi siriani che si sono rifugiati nel campo di al-Hawl all’inizio di questo mese hanno organizzato massicce manifestazioni di protesta per denunciare la morte di decine di bambini. Le manifestazioni sono state organizzate per protestare contro l’incapacità delle Forze Democratiche siriane di soddisfare i bisogni della comunità di sfollati nel campo.

Il ministero della Difesa russo ha riferito che 1,7 profughi siriani saranno in grado di tornare in Siria molto presto, e che il ritorno degli sfollati nelle loro zone è il primo compito per ripristinare una vita normale in Siria.

di Redazione

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