Siria, nessuna autonomia curda nel nord del Paese
Siria – Un alto consigliere del presidente siriano Bashar Al-Assad martedì scorso ha respinto categoricamente l’idea di dare ai curdi siriani una misura di autonomia.
Un alto consigliere del presidente siriano Bashar Al-Assad, Bouthaina Shaaban, ha respinto categoricamente l’idea di dare ai curdi siriani una misura di autonomia nel nord del Paese. L’autorità a guida curda che gestisce gran parte della Siria settentrionale e orientale ha presentato una road map per un accordo con Assad nei recenti incontri con la Russia. I curdi vogliono salvaguardare la loro regione autonoma all’interno di uno Stato decentrato quando le truppe statunitensi che attualmente li appoggiano si ritireranno dal Paese.
Bouthaina Shaaban ha dichiarato alla Reuters a margine di una conferenza sul Medio Oriente a Mosca, organizzata dal Club di discussione Valdai, che: “L’autonomia significa la spartizione del Paese arabo. La Siria è un crogiolo per tutte le persone e tutti sono uguali di fronte alla legge siriana e di fronte alla costituzione siriana”. Il consigliere ha anche definito i curdi “una parte preziosa e molto importante del popolo siriano”.
Curdi, un mito creato dall’Occidente
Negli anni di guerra che hanno travagliato Siria ed Iraq, i media hanno imposto il mito dei Curdi, un mito cavalcato dall’Occidente, Usa per primi, per farne pedine proprie, osannate dall’opinione pubblica internazionale, da spendere per i propri interessi. Uno schema antico che si ripete a distanza di un secolo e con tutta probabilità con lo stesso esito finale per essi disastroso quando, e non passerà ormai molto tempo, la vittoria sul campo dell’Asse della Resistenza detterà l’assetto della regione e le basi della sua nuova stabilità.
di Redazione