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Merkel-Macron, scontro sulla vendita di armi ai sauditi

Il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron sono in totale disaccordo nel fermare le vendite di armi al regime saudita, a seguito dell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi.

merkel-armi-sauditeMentre la Merkel vuole fermare tutte le esportazioni di armi in Arabia Saudita fino alla conduzione di un’indagine approfondita sull’omicidio di Khashoggi, Macron afferma che tali posizioni sono “pura demagogia”. Nella giornata di ieri, nel corso di una conferenza stampa con il primo ministro ceco, Andrej Babis, Merkel ha sottolineato che la Germania non avrebbe fornito armi ai sauditi fino a quando i fatti dietro il caso dell’omicidio non fossero stati chiariti, aggiungendo: “Il caso del giornalista Khashoggi è qualcosa di incredibile, io ho detto ieri al re saudita nella nostra conversazione telefonica… Dobbiamo chiarire lo sfondo di questo orribile crimine e fino ad allora non forniremo armi all’Arabia Saudita”.

la Merkel ha anche invitato Riyadh a “fare di tutto per risolvere l’urgente situazione umanitaria in Yemen, in cui ci sono attualmente milioni di persone affamate. Siamo testimoni di una delle più grandi catastrofi umanitarie”. D’altra parte, Macron ha criticato la posizione di Merkel e l’ha descritta come “pura demagogia”.

Le vendite di armi all’Arabia Saudita non hanno nulla a che fare con il caso di omicidio, ha dichiarato Macron, aggiungendo: “Ammiro molto coloro che, prima ancora di sapere qualcosa, dicono” Non venderemo più armi! “A volte vendono più della Francia grazie alle loro joint venture”.

L’Europa chiede embargo sulle armi al regime saudita

Giovedì scorso, il Parlamento europeo ha invitato gli Stati dell’Ue a unirsi per imporre un embargo sulle armi a livello europeo sull’Arabia Saudita in seguito all’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi.

Khashoggi, editorialista del Washington Post che ha criticato l’ascesa al potere del principe ereditario Mohammed bin Salman, è scomparso il 2 ottobre dopo essere entrato nel consolato saudita di Istanbul per ottenere i documenti necessari per il suo imminente matrimonio. Una fonte di sicurezza turca ha riferito alla Reuters che un gruppo di 15 cittadini sauditi, compresi alcuni funzionari, è arrivato a Istanbul ed è entrato nel consolato dopo il giornalista saudita. L’Arabia Saudita ha finalmente riconosciuto l’omicidio la settimana scorsa, dichiarando che Khashoggi è morto durante una rissa all’interno del suo consolato.

Anche la Turchia, attraverso l’intervento in Parlamento del presidente Erdogan, afferma che ci sono prove che indicano che l’omicidio di Khashoggi è stato “premeditato”.

di Giovanni Sorbello

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