Tunisia, Ahed Tamimi incontra presidente Essebsi
Dopo essere stata ospitata dalla squadra di calcio del Real Madrid, la giovane attivista palestinese Ahed Tamimi ha visitato il presidente tunisino Beji Caid Essebsi nel suo palazzo a Tunisi. L’incontro si è svolto nel 33° anniversario dell’operazione militare israeliana Wooden Leg.
Essebsi ha ospitato martedì la giovane eroina palestinese Ahed Tamimi, imprigionata lo scorso anno nei territori occupati della Cisgiordania dopo essere stata filmata mentre prendeva a calci e schiaffi un soldato sionista. “L’accoglienza di Tamimi simboleggia il riconoscimento da parte della Tunisia della giusta lotta palestinese e del suo posto nel cuore del popolo tunisino”, ha dichiarato Essebsi.
L’incontro di Tamimi con Essebsi si è svolto nel 33° anniversario dell’operazione Wooden Leg, in cui aerei dell’aeronautica israeliana bombardarono il quartier generale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) in Tunisia, martirizzando dozzine di persone. Il presidente tunisino ha sottolineato il sostegno del suo Paese ai palestinesi e il riconoscimento della lotta palestinese per ripristinare il loro Stato sovrano con al-Quds (Gerusalemme) come capitale.
Il 29 luglio scorso, Tamimi, residente del villaggio di Nabi Saleh che si trova a 20 chilometri a nord-ovest di Ramallah, e sua madre, Nariman, sono state rilasciate da una prigione israeliana dopo aver scontato una condanna di otto mesi per accuse di assalto e incitamento alla violenza.
Lo scorso dicembre, la ragazza di 17 anni è stata arrestata dalle forze militari israeliane dopo che un video dell’adolescente dai capelli ricci che scalciava e schiaffeggiava due soldati israeliani armati di tutto punto è diventato virale su Facebook. A marzo, un tribunale israeliano ha emesso una condanna a otto mesi di carcere alla manifestante palestinese per aver “attaccato” i soldati israeliani.
Repressione contro famiglia Tamimi
In alcune occasioni, le forze militati israeliane hanno arrestato membri della famiglia di Tamimi, inclusi fratelli e genitori, per la loro opposizione all’occupazione israeliana delle terre palestinesi. I militari israeliani hanno ucciso nel 2012 suo zio Rushdie al-Tamimi nel villaggio di Nabi Saleh. Sua zia Bassima al-Tamimi è stata picchiata a morte da un poliziotto israeliano nel 1993.
Siamo certi che il coraggio delle piccola ribelle palestinese non si fermerà davanti alla brutalità del sanguinario regime sionista.
di Giovanni Sorbello