Iran esempio di accoglienza per studenti rifugiati
Da oltre 40 anni, l‘Iran accoglie masse di rifugiati a causa delle guerre e dei conflitti nella regione. Attualmente l’Iran è tra i Paesi con la più alta popolazione di rifugiati, lo riferisce il dipartimento Affari internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione iraniano.
Ci sono circa 450mila studenti stranieri che studiano nelle scuole iraniane di cui 420mila sono cittadini afghani, ha riferito il dipartimento Affari internazionali del Ministero della Pubblica Istruzione, in un’intervista rilasciata all’agenzia di stampa Tehran Times. Circa il 72% degli studenti stranieri sta studiando nelle scuole elementari, il 19% nelle scuole medie e il 9% nelle scuole superiori. I ragazzi costituiscono il 52% degli studenti e il resto sono studentesse.
La provincia di Teheran è al primo posto per numero di studenti stranieri, poiché oltre 100mila studiano nelle scuole di Teheran. Le province di Isfahan e Khorasan Razavi (da 50mila a 100mila studenti) arrivano al secondo posto e le province di Fars, Kerman, Sistan-Baluchestan, Qom e Alborz (da 20mila a 50mila) sono le aree con la terza più alta popolazione di studenti stranieri.
Tutti i rifugiati autorizzati a frequentare le scuole
A seguito a un decreto emanato dal leader della Rivoluzione islamica, Ayatollah Seyyed Ali Khamenei nel maggio 2015, tutti i cittadini stranieri, anche quelli che non sono identificati e vivono illegalmente in Iran, sono autorizzati a frequentare le scuole.
“Il decreto emanato per ragioni umanitarie ci ha indotto a iscrivere tutti gli studenti stranieri indipendentemente dal loro status. Questo ha aumentato il numero di studenti di 110mila unità e ora tutti gli studenti che hanno un permesso di salute dal Ministero della Salute e una dichiarazione del ministero dell’Interno possono frequentare le scuole. Questi studenti non sono tenuti a pagare alcuna tassa di iscrizione”, riferisce il ministero.
Scuole riservate a rifugiati afghani
Ci sono alcune scuole assegnate esclusivamente agli studenti e insegnanti afghani, tuttavia, sono tenuti a implementare le materie curricolari insegnate in altre scuole iraniane. La maggior parte degli studenti afghani studia nelle scuole insieme agli studenti iraniani.
Ogni anno il governo iraniano spende circa 240 milioni di dollari per l’istruzione degli studenti stranieri, ma il sostegno finanziario delle entità internazionali copre a malapena il 2% di una spesa così considerevole. Lo scorso anno, i fondi internazionali ammontavano a sei milioni di dollari.
Organizzazione islamica educativa, scientifica e culturale
La commissione nazionale per l’istruzione islamica, scientifica e culturale (Isesco) è una controparte islamica per l’Unesco ed è stata fondata nel 1979. Con sede in Marocco, l’Isesco si è coordinata tra le agenzie specializzate dell’Organizzazione della Conferenza islamica nei settori dell’istruzione, della scienza e della cultura, nonché tra gli Stati membri.
L’Iran è diventato un membro dell’organizzazione nel 1992 e l’Isesco ha due uffici regionali a Teheran e Sharjah. L’organizzazione mira a promuovere l’unificazione dei Paesi islamici attraverso i mezzi della cultura, dell’istruzione e delle scienze. Inoltre, ogni anno Isesco sceglie Capitals of Islamic Culture, e le città iraniane di Isfahan nel 2006 e Mashhad nel 2017 sono diventate Capitals of Islamic Culture. Attualmente Qom sta pianificando di candidarsi per Capitals of Islamic Culture nel 2025.
Insegnare il persiano in tutto il mondo
La Fondazione Saadi, una fondazione iraniana che si occupa di espandere la lingua e la letteratura persiana all’estero affiliata ai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione, sta cercando di rafforzare l’insegnamento della lingua persiana in tutto il mondo. Attualmente la lingua persiana è un corso opzionale per studenti stranieri in altri Paesi.
di Yahya Sorbello