Vaccini: scontro aperto in Senato
Scontro in Senato per l’emendamento al decreto Milleproroghe che chiede il rinvio dell’obbligo dei vaccini per i bimbi di nidi e materne. Le critiche più accese sono quelle partite dai banchi del Pd con i senatori Ferrari e Faraone che accusano il M5S di essersi reso responsabile di un provvedimento che getterà la burocrazia scolastica nel caos e metterà a rischio la salute di milioni di piccoli italiani.
Una “norma orrenda” secondo gli esponenti dem e secondo i sostenitori della vaccinazione obbligatoria, i quali non concepiscono come possa essere possibile subordinare il diritto alla salute a quello dell’istruzione, affidando sostanzialmente alle famiglie, tramite una semplice autocertificazione, la sicurezza sanitaria dei nostri istituti scolastici.
Salvini e Di Maio, pur dicendosi favorevoli alla tutela della salute dei bambini, ritengono doveroso che l’anno scolastico parta senza intoppi e che il diritto all’istruzione sia assicurato a tutti, considerando la sanzione una misura iniqua e discriminatoria.
Com’era facile da aspettarsi, la polemica ha fatto molto presto ad uscire dalle mura di Palazzo Madama ed approdare tra l’opinione pubblica, da sempre molto attiva in rete, sul tema vaccini. Il fronte “no vax”, più agguerrito che mai, non si è nemmeno stavolta lasciato sfuggire l’occasione per esibire il migliore repertorio, fatto di invettive, minacce e violenze verbali e simboliche della peggiore specie.
In particolare il professor Roberto Burioni, immunologo, uno dei più eminenti sostenitori della vaccinazione obbligatoria, è stato oggetto di vili attacchi che vanno dall’augurio di morire annegato da parte di una mamma no vax, fino al fotomontaggio che lo ritrae imbavagliato davanti allo stemma delle Brigate Rosse con una didascalia che lo accusa chiaramente di essere al libro paga delle aziende farmaceutiche.
Un clima avvelenato che è alimentato anche da dissociazioni interne allo stesso M5S come quelle della senatrice Elena Fattori e del deputato Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell’ospedale dei Bambini a Palermo che con il plauso dell’Ordine dei Medici ha dichiarato: “Ho visto bambini morire a causa di morbillo, meningite ecc, ma non ho mai visto bambini perdere la vita a causa di complicanze post vacciniche.”
Ovviamente, anche a lui è toccata la stessa sorte del vituperato Burioni, con richieste di espulsione dal partito ed accuse di vario genere, compresa quella obbligatoria di essere un prezzolato delle case farmaceutiche. Un tema delicato quello in questione che, tra le mille difficoltà del caso, deve affrontare soprattutto le resistenze poste da una vera e propria epidemia di ignoranza e disinformazione che assume ogni giorno contorni sempre più allarmanti.
di Massimo Caruso