Bin Salman: “Israele ha diritto alla propria terra”
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, ha riconosciuto Israele, sottolineando che gli israeliani hanno diritto alla propria terra.
“Credo che ogni persona, ovunque, abbia il diritto di vivere nella sua nazione pacifica. Credo che i palestinesi e gli israeliani abbiano il diritto di avere la propria terra”, ha dichiarato Bin Salman durante un’intervista con l’Atlantico pubblicata lunedì scorso. “Ma dobbiamo avere un accordo di pace per assicurare la stabilità a tutti e avere relazioni normali”, ha aggiunto.
Bin Salman ha aggiunto che il regno saudita non ha problemi con gli ebrei e che “ci sono molti interessi che condividiamo con Israele”. Ha inoltre osservato che l’Arabia Saudita stabilirà legami economici con il regime di Tel Aviv dopo che il conflitto con l’Autorità Palestinese sarà stato risolto.
L’annuncio è l’ultimo passo del regime saudita verso la normalizzazione delle relazioni diplomatiche con il regime di Tel Aviv. Venerdì, bin Salman ha incontrato i leader di un certo numero di gruppi di lobbisti pro-israeliani durante il suo tour negli Stati Uniti.
Secondo una copia trapelata del suo itinerario, il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito che bin Salman aveva conferito con i funzionari dell’American Israel Public Affairs Committee (Aipac), Stand Up for Israel (Adl), le Federazioni ebraiche del Nord America (Jfna), Conferenza dei presidenti, B’nai B’rith e l’American Jewish Committee (Ajc).
Nel corso di un’intervista rilasciata alla rete di notizie televisive in France 24 il 13 dicembre 2017, il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, ha dichiarato che il regno ha una “tabella di marcia” per stabilire legami diplomatici con il regime di Tel Aviv.
Il capo dello staff dell’esercito israeliano, Gadi Eizenkot, ha recentemente dichiarato che il regime è pronto a condividere le informazioni con l’Arabia Saudita sull’Iran. Le relazioni tra Riyad e Tel Aviv sono arrivate ad un punto di cooperazione congiunto contro i loro nemici comuni (Iran, Siria ed Hezbollah), a tal punto che lo Stato saudita si impegna ad incoraggiare tutti i Paesi arabi per normalizzare le loro relazioni diplomatiche con Israele”, con l’unica condizione che Israele accetti la “mezza” e ipocrita proposta di pace presentata dalla monarchia saudita relativa ai Territori Occupati (Palestina ed Alture del Golan).
Quanto alla cooperazione militare ormai consolidata c’è la conferma della realizzazione di una base militare in territorio saudita gestita da truppe Usa, nella zona di Tabuk, con sofisticati sistemi radar e missilistici.
di Giovanni Sorbello