Ospedali di Gaza in stato di emergenza
Gli ospedali nella Striscia di Gaza stanno operando in stato di emergenza a causa della carenza di medicine, poiché il blocco del regime sionista sull’enclave palestinese sta esacerbando le già terribili condizioni della zona.
Funzionari del ministero della Sanità di Gaza hanno dichiarato che quasi la metà della riserva di medicinali nell’enclave è finita e non sono stati in grado di rifornirli a causa dell’assedio del regime occupante. “La crisi medica si è deteriorata, le sanzioni sul ministero della Salute si sono intensificate e la chiusura delle traversate si è prolungata, il ministero non è riuscito a ottenere le medicine di cui ha bisogno, il problema è senza precedenti dalla creazione dell’Autorità palestinese che ha sempre lavorato in stato di emergenza”, ha dichiarato Munir al-Barsh, un funzionario del ministero della Salute.
Oltre all’embargo, i funzionari israeliani negano anche i permessi di viaggio per i pazienti che hanno urgente bisogno di lasciare l’enclave per cercare cure mediche nella West Bank (Cisgiordania). Secondo il ministero della Salute di Gaza, 54 pazienti sono morti nel 2017 per non aver ottenuto il permesso di viaggio da parte del regime sionista. La chiusura del valico di Rafah egiziano ha ulteriormente peggiorato la crisi a Gaza.
“Dal 2007, l’occupazione israeliana impedisce ai pazienti di lasciare Gaza per cure mediche, contro il diritto internazionale umanitario e la Quarta Convenzione di Ginevra. Questa azione razzista e criminale che Israele ha adottato ha preso di mira tutti i pazienti, specialmente quelli con insufficienza renale, cancro e malformazione congenita”, ha riferito il portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf Qedra.
Le famiglie di Gaza esprimono preoccupazione per il destino dei loro pazienti, invitando la comunità internazionale a porre fine alla sofferenza dei loro parenti garantendo loro il diritto a cure mediche e possibilità di movimento.
Centri medici verso la chiusura
Il mese scorso, sette centri medici sono stati chiusi in diverse parti della Striscia di Gaza dopo aver esaurito il carburante per i loro generatori elettrici. L’ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in Palestina ha avvertito che la crisi di carenza di carburante nella Striscia di Gaza presto colpirà tutti gli ospedali nella regione costiera.
La Striscia di Gaza, con una popolazione di 1,85 milioni di persone, è sotto assedio israeliano dal giugno 2007. Il blocco ha provocato un declino degli standard di vita, oltre a una disoccupazione senza precedenti e alla povertà.
Il regime sionista ha anche lanciato diverse guerre sull’enclave palestinese, l’ultima delle quali è iniziata all’inizio di luglio 2014. L’ultima aggressione militare da parte del regime, che si è conclusa il 26 agosto 2014, ha ucciso circa 2.200 palestinesi e 11.100 sono rimasti feriti.
di Giovanni Sorbello